Accortosi dell'imbarazzo della pallida ragazza, la guardia rindossò l'elmo e accompagnò le ricoperte da ferro mani sui propri e ben difesi fianchi "Come dici tu, Dosei." scansatosi di qualche passo e permesso alla coppia di individui di oltrepassarlo, sollevò il braccio e con la mano fece segno ai sette compagni di rendere accessibile l'entrata della città "Su, andate."
Stretta la presa nei confronti di Anaelle, Dosei riprese il cammino e l'uno di fianco all'altra attraversarono le porte e le imponenti mura di Tutiora, facendovi così ingresso "Ti piace? Questa è la via principale, da essa vi si diramano poi tutte le altre. Come puoi ben vedere, è molto affollata, sia da semplici pedoni, che da carri e carrozze." avanzando sempre diritti, lungo il fianco destro della più che larga via "Quella che vedi in lontananza, a circa cinquecento metri da noi, è la piazza di Jusphialan, con al centro l'omonima fontana, costruita in marmo dal famoso scultore Deirdir Mothea..." aggrottate pensierosamente le sopracciglia "Se non ricordo male, dovrebbe avere almeno settecento anni, ma potrei anche sbagliarmi." giunti nella vivace e popolata piazza di Jusphialan, l'emissario lasciò per pochi istanti la mano della vampira, per indicare un possente e dall'antico aspetto palazzo, che a ragguardevole distanza dalla fontana e aldilà di quest'ultima si trovava "Quell'edificio in pietra di cinque piani è il palazzo delle scelte, è lì che viene sbrigata la maggior parte delle faccende burocratiche e non, come il cambio o l'aggiunta di cognome, per farti un esempio." raggiunta la in marmo fontana, funzionante e d'acqua ricolma "Sfortunatamente non ci si può più sedere ai bordi, fu vietato una ventina di anni fa dall'arcivescovo." guardatosi attorno con fare scrutatore "Trovata!" correndo in contro ad un'immobile carrozza, da un cocchiere e un monvath adornata "Prima di continuare con la visita, ho urgente bisogno di far tappa da una mia conoscenza!" oramai in prossimità del mezzo di trasporto, l'umano riprese fiato e con papabile stanchezza diresse al cocchiere le seguenti parole "Mi scusi, potrebbe portarci sino ai cancelli di via Lhies?"
"Certamente, in tutto fanno ottanta der." ricevuto l'adeguato pagamento "Vi ringrazio."
A bordo del veicolo da una ventina di minuti, la di lato all'emissario vampira pose a Dosei una domanda "La persona dalla quale ci stiamo dirigendo..." acceleratole il battito cardiaco, senza che potesse far nulla per rimediare "È la tua amata?"
"Null'affatto, colei che tra non molto riceverà la nostra visita è un'elfa di nome Porpura, conosciuta anche come "l'alchimista scarlatta", per via del colore dei suoi lunghi capelli."
"Alchimista? Di cosa si tratta?"
Simil stupito dal non sapere di Anaelle, si mise comodo ed iniziò a spiegare "Innanzitutto, sai cos'è la magia, o un incantesimo?"
"Ne sentii parlare in alcune storie raccontatemi da bambina, ricordo che una di queste narrava le vicende di un potente stregone che aiutò un elfo a salvare la sua amata."
"È già un inizio, la mag-" interrotto dal rivolgersi a lui di Astaroth "Non sarebbe meglio lasciar che sia Porpura a spiegarle cos'è un alchimista?" in accordo con il credere dello spirito maligno, si ammutolì al di fuori e con simil dispiacere gli donò la sua risposta "Sì... Hai ragione." "Che c'è che non va? Pochi attimi fa eri di buonumore." "Ho perso un'occasione per far bella figura con Anaelle." "Te ne si presenteranno molte altre, abbi pazienza."
Notato il propagarsi di malumore nel viso di lui "Non sentirti obbligato a rispondere ad ogni mia domanda, posso anche farne a meno."
"Non mi sento obbligato..."
Non catturando alcun miglioramento nell'espressione del ragazzo "Sei stanco?"
"Solo un po'..."
Desiderosa di far qualcosa per aiutarlo "Ti andrebbe... Di riposare sulle mie gambe, come io... ho fatto sulle tue?"
Presa parola Astaroth "Allettante, non trovi? Dovresti accettare, è evidente quanto dir ciò sia per lei imbarazzante. Le sono persino diventate rosse le guance." dipinto un gentil sorriso sulle proprie e rosacee labbra "L'ho notato, in fondo, è una vampira... Il manifestarsi del rossore sul suo volto color neve è più che evidente." aperta bocca "Ti ringrazio per la proposta, ma devo rifiutare. Per quanto possa provare simpatia nei tuoi confronti, non sei colei che amo."
Destabilizza da un improvviso mancamento, fece ritorno al suo solito pallore e nascose al contempo la propria delusione "Capisco... Mi scuso per avertelo chiesto."
Giunti a destinazione, la carrozza si fermò e permise ai due di scendere... E a pochi passi dai cancelli di via Lhies, l'umano dai corvini capelli agguantò la mano della vampira e con questa raggiunse un in legno cabina, con un biondo elfo al suo interno, lì vicino stanziata "Buongiorno, Bard."
Gioioso si trovarsi difronte l'emissario, ricambiò il saluto e gli chiese informazioni sulla pallida ragazza "E questa giovane vampira? Da dove spunta?"
"Il suo nome è Anaelle, una mia amica. L'ho incontrata a Grimia durante l'ultimo incarico e non avendo lei mai visitato Tutiora, le ho permesso di accompagnarmi."
Voltatosi in direzione dell'attuale protagonista "È un piacere fare la tua conoscenza, Anaelle. Io sono Bard, l'addetto ai cancelli di via Lhies."
Sorriso con gentilezza all'elfo "È un piacere anche per me."
Ripresa parola il visibilmente infastidito Dosei "Presentazioni concluse. Adesso, se non ti dispiace, potresti aprire i cancelli? Ho urgente bisogno di vedere Porpura."
"Che fretta hai? Lasciami parlare un altro po' con Anaelle." rivolto un occhiolino alla vampira "Sei anche tu d'accordo con il sottoscritto?"
Un istante prima che l'interpellata potesse proferir parola, fu l'ormai infausto Dosei a rispondere al giovane e biondo elfo... E dato sfoggio ad un paio di furiosi occhi bui "Come osi parlarle con tale confidenza?" ruotato il tetro capo verso di lei "Non ho forse ragione, Anaelle?"
Racchiusa la mano di lui tra le proprie, lo guardò fisso nei tenebrosi occhi e con dolce tono pronunciò le seguenti parole "Sì, hai ragione, ma adesso calmati."
Fatto ritorno al suo normale atteggiarsi, scacciò via l'improvvisa rabbia e con lei l'oscurità nel suo viso "Scusatemi..." più che affaticato, si rivolse all'elfo "Te lo chiedo un'altra volta, Bard. Potresti aprire i cancelli? Ho urgente bisogno di incontrare Porpura."
Messo piede fuori dalla cabina, si avvicinò alle ferrose sbarre dei cancelli e facendo uso di un mazzo di chiavi, fu capace di crearvi un passaggio "Ecco a voi, entrate pure."
Oltrepassata la resistente barriera, si ritrovarono nel bel mezzo di una ben curata e fiorita via, che sia sul lato destro, che sul lato sinistro, enormi regge ospitava... E percorsi un centinaio di metri in direzione di sinistra, l'umano e la vampira raggiunsero le porte della reggia che prima di ogni altra vi si trovava "Sei pronta, Anaelle? Per incontrare una delle alchimiste più importanti del regno?"
Timorosa al riguardo, poiché non conscia di quale personalità si sarebbe trovata difronte "Sì."
Suonata una campanella con ciondolo, l'emissario attese con pazienza che un paio di minuti passassero, cosicché un'elegante donna di bell'aspetto, dai lunghi capelli scarlatti e dagli occhi del medesimo colore, gli si palesasse dinanzi "Non puoi immaginare quanto io sia felice di vederti, Porpura!"
Palesemente stanca, diede luogo ad un marcato sbadiglio e munita di occhiaie mostrò interesse nei confronti di Anaelle "Buongiorno, Dosei... Ti andrebbe di raccontarmi, chi è innanzitutto questa vampira?" prestata maggior attenzione ai polsi di lei "Interessante... Da quand'è, che te ne vai in giro a collezionare schiave?"