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Chapter 21 - Capitolo 20: Animamea

Ancor partecipante all'abbraccio, la vampira chiuse gli occhi e poggiò la testa sulla spalla destra dell'emissario "Potresti abbracciarmi, per qualche altro minuto?"

"Certo."

Non proferendo parola "È inutile mentire a me stessa..." dipinto un gaio sorriso sulle proprie e pallide labbra "Dos-"

Udito il richiamo del cocchiere e compreso il fermarsi della carrozza, il ragazzo interruppe l'abbraccio "Siamo arrivati. Il tempo passa in fretta, quando si è in buona compagnia." discesi dal veicolo mano nella mano, un'ampia piazza circolare si palesò dinanzi a loro "A Tutiora vi sono cinque piazze e ognuna di esse possiede un proprio nome. Questa è la cosiddetta piazza di Linadir, mentre quella che si erge al centro è la statua di Deirdir Mothea, lo scultore artefice della costruzione di tutte e cinque le piazze. Te ne ho parlato poco dopo aver messo piede in città."

"È costruita anch'essa in marmo, come la fontana di Jusphialan?"

"Lo è." riferito al portatore della carrozza di attendere il loro ritorno, si incamminò per il mattonellato e affollato spiazzo "La piazza di Linadir è rinomata anche per gli ottimi locali che ne delimitano il perimetro. Il cocchiere ha scelto bene." raggiunti i piedi dell'imponente statua, alta sì e no cinque metri "Da qui abbiamo la visuale della totalità dei locali a nostra disposizione. Quale ti attira maggiormente?"

Non sapendo quale scegliere, poiché per lo più simili tra di loro, eccezion fatta per le insegne "Scegli tu per me."

Accettata di buon grado l'ardua decisione "Con piacere!" fattisi largo tra i passanti, per la stragrande maggioranza umani, giunsero infine davanti alle porte di un piccolo locale dalla vivace e colorata insegna "Questa è una delle migliori pasticcerie di tutta Tutiora! Non vi è nessun altro capace di preparare un egarn buono quanto il loro!"

"Egarn? È un dolce?"

"Esatto! È un dolce tipico di Tutiora, la prima volta che lo assaggiai, notai immediatamente la somiglianza nel gusto con il tiramisù. È una fortuna esista una pietanza del genere qui su Animamea."

"Molte delle parole che pronunci sono per me prive di significato... Cosa sono il tiramisù e animamea?"

Simil sbalordito per il non sapere di Anaelle, non mancò di ripetere l'espressione mostratale due giorni addietro "La prossima volta eviterò di stupirmi ulteriormente, in fondo, non è colpa tua. Comunque sia, il tiramisù è un dolce, Animamea è il pianeta sul quale viviamo."

"Pianeta? Continuo a non capire."

"Almeno, sai cos'è il continente di Endorr?"

"Sì."

"Perfetto, sappi che si trova sul pianeta chiamato Animamea, una sfera fatta di acqua, terra e aria."

Toccatasi la fronte, per via di un improvviso mancamento dovuto all'esistenziale rivelazione fattale "Non mi sento tanto bene... Mi gira la testa..." prossima a toccare il suolo, venne afferrata per la schiena dall'attento umano "Una sfera... Ho sempre creduto, il continente fosse piatto."

Allarmatosi per il perder le forze di Anaelle, Dosei la coricò sull'in mattonelle pavimentazione e al tempo stesso, urlando chiese aiuto "Cerca di resistere!" arrivati sul posto i soccorritori, due umani di mezza età con indosso due bianchi grembiuli "Che state aspettando?! Datemi quello strofinaccio bagnato!" agguantato con furore il freddo oggetto, lo adagiò sulla fronte dell'attualmente debole vampira "Vedrai che tra non molto starai di nuovo bene! Non lascerò che tu muoia!" lasciatosi andare ad un limpido pianto "Non morire, Anaelle... Ti supplico... Non morire..."

Posata la mano sulla spalla dell'emissario, uno dei due soccorritori in grembiule disse lui le seguenti parole "Calmati Dosei, la vampira sta bene."

"Calmarmi?! Sei forse impazzito, Pafred?! E dove ti sembra stia bene?! Anaelle sta mor-" ricevuta una carezza sulla guancia da parte di lei, mise fine alle urla e ricambiò in egual maniera al gesto della pallida ragazza "Anaelle... Per fortuna stai bene. Cosa ti è successo?"

"Nulla di grave, mi è semplicemente girata la testa, a causa delle verità che mi si sono palesate davanti tutt'un tratto..." sollevato il busto e privatasi dello strofinaccio bagnato "Non era mia intenzione farti spaventare, perdonami."

Tranquillizzatosi e asciugatosi le lacrime con la nera e dorata manica "No, è stata colpa mia, la prossima volta farò più attenzione. Scoprire tutto ciò nel giro di qualche minuto... Chiunque sarebbe svenuto." aiutatala a rimettersi in piedi "Entriamo, una fetta di egarn potrà solo farti bene." occupato uno dei pochi tavoli in legno situati all'interno del locale, Dosei alzò il braccio e fece cenno ad uno dei camerieri di avvicinarsi "Due fette di egarn."

Segnato l'ordine tra le pagine di un taccuino, il castano e in elegante divisa umano chinò leggermente il capo e si allontanò dal tavolo "Verrete serviti il prima possibile."

Rivolta la sua attenzione interamente su Aanelle "Ti piace il locale? Io lo trovo veramente pulito e ordinato. Quando ho tempo, vengo sempre qui, per mangiare una fetta di egarn."

"Anch'io lo trovo molto ordinato e pulito..." distolto lo sguardo dall'emissario intento ad osservarla "Perché mi guardi così? Non dovresti donare i tuoi occhi, esclusivamente a colei che ami?"

Simil ammaliato dall'ammirar la vampira in volto "Ti guardo perché desidero farlo, e sono libero di donare i miei occhi a chiunque io voglia."

Più rossa che pallida sulle pallide guance "Però... Se continui a fissarmi in questa maniera, non farò altro che imbarazzarmi sempre più..."

"Ti fisso perché sei un'incantevole ragazza. Ti è sufficiente come risposta?"

Sollevate interamente le palpebre per un istante "Pensi davvero, io sia un'incantevole ragazza?"

"Se l'ho detto, non vuol forse dire che lo penso?"

Posate le pallide mani sul legnoso rialzo, incrociò lo sguardo con Dosei "In questo caso, ti ringrazio. A dir la verità, penso la stessa cosa di te." adagiata la vista sulle proprie mani "Sei un ragazzo... Molto affascinante."

Portato il capo indietro "Molto affascinante?" fatta mente locale "Sì, in effetti, hai ragione. Sono un ragazzo molto affascinante. Oltretutto, non sei la prima a dirmelo..." aggrottate pacatamente le sopracciglia "Ma a differenza dei commenti altrui, sono convinto i tuoi siano sinceri."

"Cosa ti fa credere che i commenti altrui non siano sinceri?"

"Anaelle, hai compreso appieno la carica che ricopro, vero? Chi mi ha contro, ha contro l'arcivescovo... Pensi non sia abituato, ad innumerevoli ruffianie?"

"Stando a quanto dici, potrei star cercando anch'io, di far lo stesso..."

Sollevato il labbro in direzione di su, diede sfoggio ad un sicuro sorrisetto "Ma non è così, e tu lo sai meglio di me." giunti al tavolo due piattini contenenti una simil forchetta e una fetta di egarn "Buon appetito!" mandato giù il primo boccone "Cosa ne pensi, ti piace?"

"Sì, è molto buono." pulitasi le labbra con un fazzoletto di stoffa posto alla destra del piattino "Potrà sembrarti ovvio, ma non ho mai assaggiato nulla di così di buono in vita mia."

Fatto lo stesso di Anaelle "Non appena avrai finito, ci dirigeremo immediatamente alla cattedrale di Tutiora. È lì che troveremo l'arcivescovo." rivolto lo sguardo ad un orologio da muro "La messa sta per finire." atteso che Anaelle concludesse di gustare la fetta di egarn, fecero ritorno alla carrozza e ripresero il viaggio... E nuovamente l'uno di fianco all'altra "Un'ultima cosa, non dir nulla che possa far intendere all'arcivescovo un tuo possibile dubbio sull'esistenza di Dio. Ricorda, ormai sei una fedele della sacra fede a tutti gli effetti."

"Vedrò di fare attenzione."

Una mezz'ora più tardi... Giunti a destinazione, misero piede a terra e poterono così ammirare con i loro occhi la cattedrale di Tutiora in tutto il suo lucente splendore "Emana maestosità da ovunque la si guardi... Non è un caso, la confusi con il Duomo di Milano, la prima volta che la vidi. Ancora oggi mi chiedo, come sia possibile che possa esserci una tale somiglianza tra i due..." tra se e se "A dirla tutta, molti aspetti di questo mondo sono simili o addirittura identici a quelli della Terra."