"Non potevi farci nulla, a quel punto arrivati, il tuo compito era ormai giunto al termine."
Non riuscendo a trattenere l'avanzata delle affrante lacrime "Ne sono consapevole, ma ancora oggi, non riesco del tutto a perdonarmi..."
Abbandonata la sdraio, si stanziò a pochi centimetri da Dosei e faccia faccia con lui, gli mostrò dei risoluti occhi viola "Saresti finito nei guai, se fossi intervenuto. Non potevi permettere che tutti i tuoi sforzi andassero perduti, neanche per il bene di quella bambina. Ricorda perché stai facendo tutto questo."
Spinto via Astaroth, si fece forza e smise di piangere "Ricorda? Non dimenticherò mai cosa mi spinge ad andare avanti nonostante le più atroci sofferenze... In fin dei conti, è stata l'ultima promessa che le ho fatto, nonché le ultime parole ad averle rivolto prima che lasciasse il continente di Endorr immergendosi in quel lago... "Riuscirò a ricongiungermi con te! Questa è una promessa, Rhilte!"... E ho intenzione di mantenerla... ... Non c'è nulla da fare, non riesco a smettere di piangere... Perché è capitato a me? Perché mi hanno separato da Rhilte?!"
"Calmati Dosei, o l'ambientazione collasserà. È inutile versar lacrime sul latte versato... L'ho detto bene, mi riferisco al modo di dire."
Fattosi una spontanea e breve risata, a causa della domanda postagli dallo spirito dai capelli viola "Sì, l'hai detto bene."
Ripreso comodamente posto sul bianco sostegno "La valle della nebbia... Chissà che aspetto avrà, non sei anche tu curioso di scoprirlo?"
Chiusi i precedentemente lucidi occhi "Un po', più che altro, sono curioso di scoprire se per puro caso, un qualche negozio apposito abbia ancora a disposizione la statuetta della divina Faa. Ospitando un villaggio di draconoidi, dovrebbe esserne rimasta qualcuna. Nel peggiore dei casi, proverò a convincere uno degli abitanti a vendermi la propria."
"Di Visoul che mi dici? Hai rinunciato?"
"Assolutamente no, continuerò a cercarlo fin quando non lo avrò trovato. È un pezzo troppo importante, per non includerlo nella mia collezione." udita una soave melodia provenir dall'alto del rossastro cielo "La senti anche tu?" rettosi in piedi, rivolse lo sguardo in direzione di su "Qualcuno sta suonando un hilffals."
Posizionatosi di fianco il portatore "A quale strumento terrestre dicesti somigliasse?"
"All'ocarina, sia nell'aspetto, che nel suono emesso." toltosi gli occhiali da sole e consegnatili ad Astaroth "Vado a vedere di chi si tratta, ci vediamo più tardi." ripresa conoscenza, aprì gli occhi e scese giù dal letto "Fuori dalle coperte fa abbastanza freddo..." inclusa la vampira nella propria visione e accertatosi che stesse ancora dormendo, mise piede oltre la porta d'ingresso dell'affittata stanza, ed evitando di far rumore raggiunse frettolosamente l'esterno della grande abitazione in legno "Questo venticello non ci voleva..." attraversato nell'interezza del suo corpo da un brivido di gelo, decise di seguire la leggiadra melodia, così da poter svelarne la provenienza... E percorso non del tutto il perimetro dell'edificio, riuscì a scorgere il profilo di una ragazza, capendo inoltre di chi si trattasse "Non credevo che la guida sapesse suonar tanto bene l'hilffals." compiuto un ulteriore passo in avanti, fu costretto tuttavia a farne due indietro, poiché una maestosa e possente creatura, dal folto piumaggio verde scuro, occupò la sua presa alla sprovvista visione "Quella bestia è identica ad una fenice! L'unica differenza, è che invece di essere arancione, è del tutto verde... Per caso sai di cosa si tratta, Astaroth?"
"È un sovrano dei boschi, l'essere di cui la guida ti ha parlato questo pomeriggio. È incredibile come se ne stia lì tranquillo ad ascoltarla suonare. Prova ad avvicinarti." "Stai scherzando? Potrebbe uccidermi con il minimo sforzo, preferisco evitare." "Fa' come vuoi, sappi solo, che poter osservare un sovrano dei boschi da una tale distanza è un evento più unico che raro. Fossi in te, non mi lascerei scappare un'occasione del genere." incoraggiato dalle parole dello spirito, ma non convintosi definitivamente "Non lo so... Vedendomi potrebbe agitarsi e attaccarmi, ma è anche vero, che se mai dovessi comprare una statuetta del sovrano dei boschi, potrei vantarmi di averlo visto dal vivo e da vicino." raccolta la totalità del coraggio che in lui in quell'istante albergava, riprese il suo cammino e si mostrò sia all'umana, che alla volante creatura "Salve, spero di non averti disturbata."
Interrotto il suo suonar l'hilffals, corse il più velocemente possibile incontro al ragazzo e davanti gli si stanziò "Sei pazzo?!" dategli le spalle, spalancò le braccia e con tono autoritario ordinò al sovrano dei boschi di non muoversi da dove adirato sostava "È tutto a posto! Lui è un mio amico!" avvolte con fare amichevole le braccia intorno al collo dell'emissario "Vedi?! Siamo amici! Gli voglio molto bene!" liberato Dosei dall'obbligatoria morsa, riprese in mano l'hilffals e per un altro paio di minuti intonò nuovamente la soave melodia... Al termine dei quali, si rivolse con sguardo alterato nei confronti dell'in silenzio umano "Perché hai fatto una sciocchezza del genere?! Saresti potuto morire?!" riottenuta con fatica la calma perduta "Lasciamo perdere, l'importante è che non sia successo niente."
Dispiaciuto per quanto accaduto a causa sua, prelevò una moneta da cento der da una delle tasche del pantalone e la diede in dono a Diama "Prendi, spero così potrai perdonarmi."
Agguantato il bottino "Ti ringrazio, ma non era necessario."
"La melodia di qualche minuto fa, era la stessa suonata dall'eroe della sacra fede Imorlin?"
"Non saprei, ma ciò che so, è che anche Imorlin suonava l'hilffals... Questo perché, è una tradizione che lui stesso tramandò ai suoi discendenti, e io e mia sorella siamo due di loro."
"Buon per voi, buonanotte." ripercorrendo i suoi passi, venne afferrato per il braccio destro dalla guida "Cosa vuoi?"
"Anaelle ha piena fiducia in te, non abbandonarla al suo destino... Io e mia sorella sappiamo fin troppo bene, cosa significhi essere abbandonati dall'unica persona su cui si può contare."
"Ciò che farò non sono affari tuoi, ma ti do un consiglio, non sparlare degli altri senza saper nulla sul loro conto." liberatosi dalla presa "Ti saluto." fatto ritorno in stanza, si sedette al margine destro del letto in cui Anaelle beatamente riposava... E accarezzandole delicatamente la pallida guancia, le rivolse al tempo stesso una quieta e serena espressione "È bellissima... Il più bel fiocco di neve mai disceso sulla terra." affacciatosi alla finestra a lui più vicina "Anche lei è molto bella." fatto il suo ingresso Astaroth "Ti riferisci alla luna?" "Sì... Non trovi anche tu, che il verde e il blu che la ricoprono, le donino?" "Penso di sì... Non riesco ad immaginarmela diversamente." "Per quanto la luna possa essere bella, preferisco continuare ad osservare Anaelle." riadagiatosi sul giaciglio di lei "Vorrei addormentarmi tenendole la mano..." "Fallo, dubito possa darle fastidio." "Non potrei mai, ha esplicitamente richiesto di dormire da sola, è mio dovere rispettare il suo volere." "Hai ragione... In questo caso, potresti provare a chiederglielo, e nel caso in cui dovesse rispondere a tuo favore, potresti avvicinare i due letti e comporne uno singolo." pensatoci un po' "Ottima idea, Astaroth. Farò così." smossa con delicatezza la vampira, cosicché si svegliasse e aprisse gli occhi "Ascoltami attentamente, Anaelle. Se per te non è un problema, vorrei unire i due letti e dormirti accanto."
Faticando a rimaner cosciente e a tener le palpebre sollevate "Perché... Vuoi dormire accanto... A me?"
"Perché..." resosi conto di non conoscere la risposta a quella domanda "Perché voglio dormirti accanto? A dir la verità, non lo so nemmeno io..." accaldatosi e divenuto rosso in viso, sentì il corpo farsi più leggero "Cosa mi sta succedendo?"