Accovacciatasi dinanzi al piegato in avanti per via della stanchezza Dosei e ritrovatasi spontaneamente a fissarlo simil preoccupata nelle buie pupille "Va tutto bene?"
"Sì, va benissimo..." inginocchiatosi alla color beige e stretta via, premette la mano destra e il mozzato sino al gomito braccio sinistro contro il suolo... E con occhi ricolmi di tenebre "Allontanati, non vorrei sporcarti il vestito..." piangendo nere lacrime, piegò le braccia e avvertì ancor una volta la non mossasi vampira "Te lo chiedo per favore, allontanati da me..."
Agitatasi istantaneamente, posò le mani sulle umide guance dell'emissario e catturò con la propria visione gli oscuri occhi di questo "Dosei! Cos'è accaduto ai tuoi occhi?!" asciugatagli la base degli occhi e fatto in modo che più visibili si rendessero "Dimmi cosa posso fare per aiutarti e lo farò!"
Agguantato il polso destro di lei e strettolo con forza "Non devi far altro... Che allontanarti. Anche solo due metri saranno sufficienti, l'importante è che né tu, né ciò che indossi vi sporchiate."
Nota: i due metri citati da Dosei non sono che una mia traduzione della corrispondente unità di misura utilizzata nel continente di Endorr.
Data retta alle parole di Dosei, anche se con rammarico e palese preoccupazione, lasciò andare le sue guance e rettasi in piedi si posizionò a circa due metri di distanza dal piangente simil petrolio umano... E portate le congiunte mani sul modesto e non troppo prosperoso seno, fu questo ciò che tremante pensò "Dovrei esser lui grata... Quindi perché, il mio corpo non accenna a smettere di tremare?" osservando il rigurgitante apparente sangue nero Dosei "Perché, la paura mi attanaglia?" constatato che il rigettar del ragazzo fosse dopo poco meno di una decina di secondi terminato, rimase ferma lì dov'era e da lontano gli rivolse con terrore le seguenti parole "Stai bene, adesso?"
Portato a termine il suo puntar con gli occhi grigi il macchiato di sangue suolo, e sollevato il capo per includere la pallida ragazza nella sua visione, tirò fuori da una tasca un nero e dorato fazzoletto in stoffa e lo adoperò per smacchiarsi le labbra e il resto del viso "Potresti aiutar... Quasi dimenticavo..." resosi angosciatamente conto del terrore insito nei rossi occhi di lei "Reagiscono tutti così, quando mi vedono perdere sangue nero... Si comportano tutti nella stessa identica maniera." rivolto il piangente e oramai limpido capo in direzione di giù "Solamente Rh-"
Corsa senza alcuna esitazione incontro al ragazzo, donò lui un caloroso e confortante abbraccio "Nulla, neppure la paura... Potrà mai prendere il sopravvento sulla profonda gratitudine che provo nei tuoi confronti. Se così non fosse, non sarei mai entrata in confidenza tanto facilmente con uno sconosciuto... Perché è questo che siamo, due sconosciuti, ci conosciamo da neanche un giorno e sappiamo poco e niente l'uno dell'altra. Eppure, dentro di me, avverto la certezza di potermi fidare di un ragazzo tanto premuroso e gentile." aiutato Dosei a rialzarsi da terra e sorrettolo per impedir lui di barcollare a causa delle ancor forze mancanti "Per quanto riguarda l'essere spaventata, non lo sono più. È tutto risolto!"
"I dolci? Ne vorrei uno, dove sono?"
Guardatasi frettolosamente attorno per individuare i sacchetti precedentemente lasciati cadere nelle vicinanze "Non possono essere finiti troppo lontano!" posata la vista su quello che le apparve uno dei quattro familiari contenitori "Eccoli! Torno subito." messo piede oltre la beige e ristretta via, e addentratasi nel verde e blu notte prato fiorito... Sì piegò in avanti e allungate le mani verso giù, fece suoi i quattro sacchetti tra di loro pressoché prossimi "Fortunatamente sono ancora tutti integri." fatto repentinamente ritorno dal non in forma umano e porto a questo un cubico e rosso dolciume "Ecco a te."
Acciuffato lentamente e con papabile stanchezza la dolce pietanza "Grazie, un po' di zuccheri mi faranno bene." rivolgendosi alla voce dentro lui "Grazie anche a te, se non fossi intervenuto in tempo, solo un alchimista esperto sarebbe stato capace di aiutarmi." "Nessun problema, tenere sotto controllo l'oscurità della tua anima è il mio lavoro. Inoltre, sai bene, che per uno spirito maligno come me, potersi cibare di una cosi pura e deliziosa oscurità è il meglio che si possa desiderare... Anche vivervi e dormirvi è un qualcosa di meraviglioso." sorriso al vento "Sono felice per te..." deglutito l'ultimo boccone prima sorretto con la mano destra, diresse ad Anaelle le seguenti parole "Proseguiamo, vi sono già state fin troppe interruzioni. Di questo passo, la nostra visita non si compirà mai." ricevuto il sostegno della pallida ragazza, sorrise gentilmente a questa e in sua compagnia riprese il cammino "Conosci il nome di questi fiori?"
Faticando e non poco "No."
"Vengono chiamati "notte riflessa", e ciò è dovuto al fatto che, quando costituenti di un prato, tutti insieme danno l'impressione che il cielo notturno si rispecchi al suolo come per incanto... Ma ad essere onesto, non sono pienamente convinto, esista un incantesimo in grado di dar vita ad una tale visione."
Ammirando il "notturno" paesaggio collinare nel quale portava avanti un calmo e senza fretta avanzare "Effettivamente, si ha l'impressione di trovarsi immersi nel blu della notte."
Intenzionato a dar consiglio a Dosei, la voce dentro lui non perse tempo e si affrettò a prender parola "Dille, che in questo cielo notturno, lei è la stella più luminosa che vi si potrà mai trovare." non dato ascolto alle parole rivoltegli, proseguì il cammino senza lasciarsi minimamente influenzare... Giunti in cima alla non troppo rapida collina, un vasto boschetto non poco distante dalla fine della collinare discesa, occupò la visione dei due... E presa parola l'affaticata Anaelle "Fai attenzione, potresti scivolare."
"Per tua informazione, mi sono già ripreso. Puoi anche lasciarmi andare."
Convinta che non stesse dicendo il vero "Non ha importanza, continuerò a sorreggerti." discesi dalla fiorita collinetta e messo piede nella verde pianura oltre questa "Manca poco, siamo quasi arrivati."
"Non avere fretta, il boschetto potrebbe essere popolato da bestie feroci. Prima di farvi ingresso, ci converrà ingaggiare una guida." rivolto l'indice contro una grande abitazione in legno situata a poco meno di cinquecento metri alla loro destra "Penso sia necessario recarci presso quella struttura."
Voltatasi anch'essa verso destra "Bene, ingaggiamo una guida e dirigiamoci al santuario."
Vagando a passo più spedito, così da poter raggiunger più velocemente la legnosa abitazione presentate a vista d'occhio non solo il piano terra, ma non rifiutando il sostegno della vampira "Rallenta, Anaelle... Non è necessario avere tutta questa fretta, evita di affaticarti inutilmente."
Decisa più che mai "Non posso, non riusc-"
Posata la mano destra sulle labbra di lei e interrotto così agendo il suo risoluto parlare, mise fine al farsi sorreggere e impedì alla pallida ragazza di procedere oltre "Stai tranquilla, abbiamo ancora tempo a sufficienza prima che faccia sera." liberata Anaelle dalla delicata presa e incamminatosi per la legnosa struttura dandole prima la mano "Ti andrebbe di passare la notte qui?"
Flebilmente rossa al di sopra le pallide guance, non distolse tuttavia gli occhi dalla via "Ma, il cocchiere si aspetta che noi facciamo ritorno... Dovremmo prima avvertirlo."
Indifferente al riguardo "Quell'anziano senza rispetto deciderà di andar via, quando non ci vedrà arrivare. Perciò? Qual è la tua risposta? Sei favorevole o contraria, al passare la notte qui? E per qui intendo il rifugio verso cui siamo diretti."
"Sicuro sia possibile passarvi la notte?"
"Più che sicuro, dove pensi dormano altrimenti le guide? Con molta probabilità, avranno messo a disposizione camere per i visitatori che intendono fermarsi più a lungo. Il santuario di Imorlin non è l'unica meta turistica presente nella zona... Ti sei convinta adesso?"
Rimastole solamente un imbarazzante per lei dubbio a darle da pensare "Un'ultima domanda. Passeremo... La notte insieme?"
"Ovvio."
Ancor più rossa in viso "Ciò sta a significare... Che dormiremo..." sollevato il capo e posata la vista sui simil confusi occhi grigi di lui "Nella stessa stanza?"