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Chapter 22 - 5 febbraio 773, casa di Danny Suriano

Bono si recò dal fratello alle prime luci dell'alba. Le parole di Dragomiro lo avevano tormentato tutta la notte. Era solo un cuoco, i veri affari della famiglia li gestiva Danny. Si aspettava un'idea per salvare Lilia, ma la risposta lo prese alla sprovvista.

-Gli daremo quello che vuole.

-In che senso?

-Troveremo una guarnigione che possa combattere per Dragomiro.

-Vuoi continuare a farti sottomettere come quand'eri bambino?

-No… Non è una cosa che faccio con piacere. Ma stanotte ho fatto un sogno, e nostro padre ci diceva sempre di dare ascolto ai sogni. Questo poi era particolarmente vivido, sono sicuro che fosse qualche angelo a parlarmi.

-Com'era questo sogno?- chiese scettico Bono.

-Ero vestito da soldato, in un corpo che non era il mio. Ero con alcuni dei miei compagni, armati di tutto punto, dentro una cucina. Il nostro compito era sorvegliare il focolare affinché non si spegnesse. Poi la cucina si mutava in un campo di battaglia e il fuoco copriva tutto l'orizzonte, si udivano le grida strazianti dei feriti e l'aria era satura dell'odore del sangue. Ero solo in mezzo alle fiamme e sopra di me splendeva una luna così luminosa da essere accecante. Alzai il palmo per pararmi gli occhi dalla luce, ma tutto venne come assorbito da una sagoma meravigliosa, l'angelo di cui ti parlavo. Ora ero seduto sui tetti di Civilty e c'era una torre altissima colpita da molti fulmini. La vedevo vicina anche se in realtà era lontanissima, oltre una distesa infinita di case. Sulla cima della torre, in mezzo alle saette, era seduto l'angelo. Non aveva lineamenti, era come guardare un cielo stellato. Mi disse poche parole, che avrò scolpite nella memoria per sempre: "Una profezia grava su di te. Con l'inganno metterai fine a questa guerra". Mi guardai le mani, tenevo le teste di due galli crestati che colavano sangue. Scomparve il pavimento sotto ai miei piedi e mi ritrovai a cadere precipitando in mare. Le onde mi sbatterono violentemente su una spiaggia, sapevo di essere nel Nuovo Mondo, e sopra a me splendeva un sole forte da asciugarmi all'istante i vestiti. C'eri anche tu su quella spiaggia insieme a Lilia. Stavi per dirmi qualcosa, ma mi svegliai prima di riuscire a sentire le tue parole.

Tacquero un istante, entrambi meditando sul significato del sogno ermetico.

-Fratello- disse poi Bono -Non so cosa vuol dire questa visione, non sono mai stato benedetto così da un angelo. Ma se tu sai cosa stai facendo, mi fido di te.