Orlante Velati sbucò dal mucchio di stracci in cui era nascosto sentendo il fischio di richiamo di Rojo Belly. Aguzzò bene le orecchie per percepire la direzione da cui veniva e sentì al piano superiore del porto le grida concitate dei marinai e dei soldati.
-Qui, signore!- lo chiamò Rojo da una pila di casse avvolte in una rete da pesca. Corse verso di lui accucciandosi nell'ombra, illuminato solo dalla luna. A pochi metri di distanza, dove terminava la banchina, era ormeggiata una barchetta poco più lunga di una scialuppa.
-Come stai, Rojo?- chiese Orlante accorgendosi di un lungo taglio che andava dal mento alla tempia del marinaio -La mia donna dice che sono più bello così- rispose ridendo -Ma sono più contento di vedere che voi state bene. Siete l'ultima speranza dei Velati. Come avete fatto a salvarvi?
-Non lo so nemmeno io. Sono corsi tutti verso le porte, sono stato l'unico a pensare alle finestre. Sono finito nel parco del castello, in tempo per vedere i soldati buttare le balestre e correre verso….
-Non si intristisca, questa sarà una storia che racconterà ai suoi nipoti, signore. Ma ora deve scappare, altrimenti non ne avrà mai!
-Non posso scappare proprio ora, Rojo. Senti lì sopra? Sono quelli ancora fedeli alla casa Velati che combattono. Lottano per me, non posso abbandonarli.
-Ma se rimane qui, potrebbe non esserci più una casa Velati! Non può morire anche lei, deve mettersi in salvo!
In quel momento, una nube coprì la luna e subito un'esplosione fece tremare tutta la struttura del porto. Si sentì il puzzo acre dello zolfo e la capitaneria di porto cominciò a bruciare in lontananza.
-Questo era il segnale, ora è il momento! Tutte le guardie sono distratte, è il momento!- ripetè Rojo spingendolo verso la banchina
-Oggi il vento ha girato, ma non durerà per molto. Prendi questa, troverai gli altri ad aspettarti al largo.
Reggendosi all'albero, Orlante si alzò per salutare un'ultima volta il marinaio.
-Sa, signore, bado a lei da quando era così piccolo che correva nudo sulla tolda della Tenger e mi rubava il rum per scambiarlo con l'acqua di mare. Ma mai avrei pensato che l'avrei aiutata anche in una situazione del genere!
Orlante sorrise
-Ora bada a te stesso, Rojo Belly. Voglio incontrarti ancora quando tutto questo sarà finito.
Detto questo alzò la vela e il vento lo portò veloce sull'acqua della notte, verso una nave che lo aspettava con tutte le luci spente.
Rojo Belly sopravvisse agli scontri del 773, dopo aver perso una gamba. Prese ancora il mare raccontando a tutti di come aveva fatto fuggire Orlante, ingigantendo ogni volta di più la storia fino a raccontare di come aveva tenuto a bada quindici soldati Targari mentre Orlante faceva saltare il porto. Secondo lui era così che aveva perso la gamba, per poi intagliarsi una protesi nel legno trovato tra le macerie della capitaneria di porto.