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Chapter 3 - Capitolo 2: Il titano Visoul

Per nulla interessato alle parole del buffo umano, Dosei avvicinò la mano in direzione della vampira, ma un istante prima che la benedizione potesse compiersi, un repentino e violento morso giunse lui sul braccio destro... E in preda ad atroci dolori "Ca**o!! Questa bast**da mi ha morso!!" fatti due passi indietro, rivolse le sue lamentele contro l'umano lì vicino "Perché non le avete messo la museruola?!"

Visibilmente mortificato per l'accaduto, con fare agitato si scusò per l'inconveniente... E fatti giungere due aiutanti che tennero ferma la vampira, la benedizione poté adempiersi "Tutto bene Dosei? Non pensavo fosse così aggressiva, si è sempre comportata bene fino ad oggi... Se lo desideri, posso punirla con qualche frustata."

Ancor dolorante "Non ce n'è bisogno. Nessuno acquisterebbe una schiava malandata."

Finte lacrime ebbero origine dal piccolo e barbuto umano "Grazie... Sapevo fossi un bravo emissario..."

Rivolto un disgustato sguardo in direzione della pallida ragazza "Ci vediamo domani." così dicendo, poté far ritorno all'aperto e portare a compimento una deliziosa e fresca boccata d'aria.

Fattasi l'ora di pranzo, come suo solito fare, si diresse presso una taverna specializzata in pietanze tipiche della zona... E saziatosi e riempitosi lo stomaco, nuovamente carico di ingiustificato buonumore e di energie, decise di vagare senza una precisa meta per i negozi della città, alla ricerca della rara statuetta del titano Visoul... E fatto il suo speranzoso ingresso in uno di questi "Buongiorno! Per caso, avete l'edizione limitata placcata in oro del titano Visoul?" ottenuto esclusivamente uno spiacente no dal negoziante umano, fece dietrofront e proseguì con la ricerca che si perpetuò sino a sera... E fallito miseramente nell'impresa, pervaso da profondo sconforto si diresse ad una qualsivoglia locanda, per affittarne una delle camere e poter così saziare il suo fabbisogno di sonno.

La mattina seguente, giunto nella mattonellata piazza nella quale l'asta si sarebbe svolta, una grande folla, composta per lo più da umani e da qualche elfo, occupò la sua visione... E simil meravigliato da ciò "Non credevo riuscissero a radunare talmente tanta gente."

In piedi al di sopra di una funzionale impalcatura in legno, un piccolo uomo barbuto fece il suo festoso ed entusiasmante ingresso, e attirata l'attenzione di tutti con gioiose e incoraggianti urla "Buongiorno signori e signore!! Io sono Tarol!! Oggi ho l'onore di condurre questo splendido evento!!" gioiose grida ebbero origine dalla vasta folla "E come sovrintendente abbiamo un ospite speciale!!" rivolto lo sguardo in direzione del ragazzo, che il fianco dell'impalcatura nel mentre aveva raggiunto, fece cenno lui salire sulla legnosa piattaforma "Ecco a voi Dosei!! Il famoso "Colui che non ha nemici"!!!" grida esclusivamente per il ragazzo presero istantaneamente vita.

Infastidito dal modo di fare dell'umano, gli sussurrò all'orecchio "Si può sapere perché tutte queste sceneggiate?"

Alzate fastosamente le mani al cielo, per incoraggiar la moltitudine di spettatori "Per dar loro l'energia necessaria. In questo modo, presi dalla voga del momento, saranno disposti a sborsare di più."

Sceso dal palco, Dosei si sedette su una legnosa sedia posizionata alla destra dell'impalcatura "Questa è l'ultima asta a cui partecipo."

Qualche minuto più tardi, l'asta poté finalmente cominciare, e a condurre il tutto con grande maestria, ci pensò l'esperto nel settore Tarol "Signori e signore!! Che l'asta abbia inizio!!" fatto il suo ingresso un nano in catene e dalla bruna e lunga barba "Il primo schiavo è un famoso fabbro nano caduto in rovina!! Se necessitate di forza lavoro presso la vostra officina!! Non perdete questa magnifica occasione!!"

L'evento proseguì senza intoppi, e prossimi al termine di questo, una pallida ragazza dai rossi occhi e gli argentei capelli, che una malandata e grigia vestaglia addosso portava, con rassegnazione e capo chino fece la sua entrata sul perfido palcoscenico "Per concludere in bellezza!! Ho il piacere di presentarvi la miglior merce a nostra disposizione!! Osservate bene!! Mi rivolgo soprattutto a voi signori!!" avvicinatosi alla vampira in catene "Pallida pelle come la neve! Occhi rossi come il sangue! E lunghi capelli più argentei dell'argento stesso! Cominciamo!!"

La battaglia per aggiudicarsi la vampira fu molto combattuta e trascorsi circa dieci minuti, fu infine un vecchio nobile ad offrire la somma vincente "Tredicimila der!!"

"Tredicimila e uno!!..."

Rivolto alla pallida ragazza un dispiaciuto sguardo, fu questo ciò che l'emissario pensò "Povera vampira, non poteva andarle peggio. In passato partecipai ad una delle feste di quel vecchio nobile..." un brivido percorse il suo corpo da cima a fondo "Dopo essersi vantato di aver abusato di una delle sue serve, accese un grande falò nel giardino della sua reggia, e ve la lanciò dentro." una giovane e maschil voce assonnata si fece avanti nella mente di Dosei "Ricordo ancora quando me ne parlasti... È una fortuna io stessi dormendo in quell'occasione."

"Tredicimila e due!!..." rassegnatasi al suo destino, la vampira si voltò lentamente verso destra e rivolse all'emissario una triste espressione pregna di sconforto "Tredicimila e tre!!..."

Accortosi dello sguardo direttogli, penso ciò tra se e se "Perché mi guardi così? Hai persino osato mordermi..."

"Tredicimila e quattro!!..."

Portata a compimento una rapida decisione "Dovrebbero farmi cardinale solo per la mia bontà..." alzatosi in piedi e sollevato il braccio destro "Centomila der!"

Voltatosi in direzione di Dosei, il confuso Tarol ebbe da ridire "Mi dispiace Dosei... Ma non credo che il sovrintendente possa partecipare all'asta."

Dipinto un freddo sorrisetto sul proprio volto e designatolo a far da contorno al suo indifferente atteggiarsi "I soldi son pur sempre soldi..." aggrottate le sopracciglia e diretto un truce sguardo all'umano in piedi sull'impalcatura "O i miei non ti vanno bene?"

Conscio di non poter controbattere, dovette rassegnarsi e accettar di buongrado l'offerta del ragazzo "Centomila e uno!!... Centomila e due!!... Centomila e tre!!... Centomila e quattro!!... Centomila e cinque!! Aggiudicata da "Colui che non ha nemici", per l'insormontabile cifra di ben centomila der!!" fatto abbandonare il palco alla ragazza e raggiunto il centro di questo "Bene signori e signore!! L'asta termina qui!! Spero vi siate divertiti!!"

Raggiunta la struttura in legno il giorno prima visitata, e ritirato sia l'acquisto da qualche minuto compiuto, che la scarna ricompensa da ottocento der dovutagli, squadrò rapidamente la vampira, e in carrozza raggiunse la locanda nella quale una camera in precedenza vi aveva affittato "Salite le scale e arrivati in stanza, ti libererò da queste catene... Sai com'è, gli schiavi che mordono necessitano di essere tenuti al guinzaglio."

Con ferrose catene alle caviglie, ai polsi e al collo, la scalza e affamata vampira accolse in silenzio e con capo chino le crudeli e gelide parole del suo padrone "..."

Salite le scale, giunti al secondo piano dell'edificio, aperta la porta della propria e attuale camera, e messo piede in questa... L'umano chiuse il parallelepipedo in legno scuro, e liberò la schiava dalle strette catene "Non temere, i segni scompariranno tra un paio di giorni." sedutosi al margine sinistro dell'unico letto lì presente, e rivolta poi un'espressione felicemente sorpresa alla pallida ragazza "Ero convinto mi avresti morso, e invece sei piuttosto mansueta." alzatosi da dove accomodato sostava "Esco per un'oretta." creata una fenditura nella parete e posizionatosi oltre questa "Chiuderò la porta a chiave, per cui... Non provare a scappare dalla finestra, ricorda di trovarti al secondo piano." messa fine all'apertura nel muro e stazionatosi al di dietro la porta, un flebile pianto giunse alle sue orecchie, e tutt'altro che dispiaciuto, fu questo ciò che irritato pensò "Che lagna."