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Miwaku no-sekai• Toruh stories

🇮🇹Studiomega
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Chapter 1 - Capitolo 1~ Casta ingiusta

N: In questo frangete, nella storia ci troviamo 10 anni prima delle vicende narrate fin'ora, Toruh è solo un ragazzino, vive in una piccola cittadina di nome Floreis, sotto al regno di Elesis, totalmente esterna alle mura difensive, una cittadina tranquilla, che si colloca a pochi kilometri dall'impero di Mido che vive di esportazione di frumento e prodotti coltivati.

Toruh:

*portava insieme al padre dei sacchi di frumento*

*pant* *pant*

GUARDA PAPÀ CI STO RIUSCENDO!

*a momenti crollava a terra per il peso dei sacchi*

Genjo (padre):

Lo vedo lo vedo

*ridacchia*

Continua così ed a breve riceverai l'intero campo!

Toruh:

EVVIVA!

*barcolla ma si ricompone subito*

TZE! Finalmente... Tu e la mamma potrete riposare...

*sorride*

Genjo:

Per cosa mi hai preso pivello?! per un vecchietto decrepito!

*faceva valere i suoi 3 sacchi pieni di frumento come denotazione di forza*

TZE!

N: Continuando sulla via incontrano diversi altri contadini che con il sudore e la fatica salutano sempre energici e con il sorriso

Toruh:

PAPà... Dimmi una cosa. Qui al villaggio nessuno è ricco, ne tanto meno nobile, eppure... Come mai sembrano tutti così felici ed appagati?

Genjo:

*inizia a ridere*

Il lavoro glorifica l'uomo bello mio!

*salutava un suo amico che lavorava nel campo vicino*

Qui nessuno è ricco, e tutti lavorano sodo, eppure nessuno ha mai sognato di vivere nella splendente capitale, e sai perché?

Toruh:

*ci pensa un attimo*

Uhm, perché una vita fatta di luci non può che creare solo illusioni?

Genjo:

*rimane di sasso un secondo*

TZE! Te e le tue parole filosofiche! Manco le capisco!

*fa una pausa*

Bhe, dopotutto sei sempre stato così

*gli accarezza la testa mentre camminano*

Semplicemente perché noi qui viviamo a contatto con la natura, colei che ci nutre, colei che ci dona forza e risolutezza, viviamo guardando il cielo che ci dona la libertà di vivere. Ogni sogno che la nostra fantasia ci concede. E guardiamo i nostri figli crescere, e ciò ci dona la forza di mille uomini!

*inizia a ridere*

La nostra vita è pura e semplice, comprendiamo solo ciò che ci viene donato dalla madre terra, senza mai abbandonarci alle frivolezze che architetta il pigro cervello umano.

Toruh:

*sorride guardandolo*

Dici di non capire i miei pensieri filosofici, mentre intanto parli della vita in modo così riflessivo, mi prendi in giro forse?!

Genjo:

Tu dici?

*ride*

Oh? guarda chi è venuta a prenderci?

Akemi:

OOOOOOOOI! PAPà! FRETELLONE!

*corre verso di loro*

Toruh:

AKEMIIIIII!

*corre verso di lei dimenticandosi della stanchezza e del peso del sacco*

Genjo:

*ridacchia guardando Toruh*

(come detto, quando si guarda un proprio membro della famiglia crescere, si ha la forza di mille uomini!)

*tutti e tre camminano spensierati verso casa, ma al loro arrivo diverse persone vestite in armature scintillanti attendevano d'avanti all'uscio della porta di casa*

Cavaliere1:

OH? FINALMENTE STI SORCI SONO ARRIVATI!

*li guarda*

Cavaliere2:

Sei sempre così molesto...

*li guarda anche lui*

Toruh:

Uhm? Chi sono quegli uomini papà?

Genjo:

Sono dei cavalieri mandati dall'amministrazione, credo.

*cammina*

Akemi, Toruh

*li guarda*

Andate a giocare al parco, vi chiamiamo quando è pronto.

Toruh:

Papà! Ormai sono grande! Ho 12 anni! Posso sentire le questioni economiche!

Akemi:

EVVIVA! ANDIAMO DAI! FRATELLONEEEE!

*gli tirava la manica del braccio destro*

Genjo:

*sorride*

Dai vai su, tua sorella vuole giocare con te, assisterai un altra volta.

Toruh:

è una promessa eh!

*si gira verso akemi*

Andiamo!

*ridacchia correndo*

Akemi:

Evviva!

*lo segue di corsa*

Genjo:

*sorride guardando toruh e akemi *

*gira lo sguardo verso i cavalieri e torna serio*

*si carica la sacca di toruh e cammina verso essi*

Come posso aiutarvi?

Cavaliere1:

TZE! Tu vorresti aiutare noi? Bene! Inizia a pagare le imposte vecchio!

*si pone in avanti togliendosi la visiera in acciaio*

Genjo:

*lo guarda senza timore*

Ho già fatto rapporto al vassallo, aumentando drasticamente le imposte al villaggio in così poco tempo, e per di più in un periodo di carestia simile, il pagamento non potrà che arrivare in ritardo

*si avvicina alla porta di casa sua*

Cavaliere1:

C...COME OSI PARLARE IN MODO COSì INSOLENTE!

*guarda la casa*

Non male però, potremmo prendere la casa del capovillaggio come garanzia del pagamento

*sorride verso Cavaliere 2*

Genjo:

*di scatto si infuria*

Questa casa è stata costruita da mio padre! Dopo che ha lavorato una vita intera per realizzarla! Ed ora pretendete di averla?!

*li guarda fissi sull'uscio di casa*

Cavaliere2:

Iniziare dispute in questo momento non avrebbe senso.

*tira fuori una pergamena dal feretro del cavallo*

Con la presente, annuncio che:

Qualora il pagamento dell'imposta redatta dal sommo Haruki non venisse rispettata nei tempi previsti, 13 giorni, il qui presente Kazu Ferias sarà autorizzato a pretendere in valuta semmai diversa il pagamento.

*chiude la pergamena*

Avete 13 giorni da oggi.

*sale a cavallo*

Buona giornata.

Cavaliere1:

Io la avrei presa seduta stante.

*sale anche lui*

*i due corrono via a cavallo*

Genjo:

Tze...

N: Nei giorni successivi la situazione non sembrava migliorare e il 12° giorno

Toruh:

*cammina verso Genjo*

Papà!

Genjo:

E-Eh?! D-dimmi!

*si era quasi addormentato*

Toruh:

Non c'è più tempo non è così?

Genjo:

*lo guarda incuriosito*

Tempo?...

Toruh:

Il villaggio... Non ha i soldi per pagare il vassallo, è vero?

*lo guarda in modo serio*

Genjo:

T-tu... Come fai a saperlo...

Toruh:

Credevi veramente di potermi distrarre mandandomi al parco?

*ridacchia*

Ho sentito tutto.

Genjo:

*inizia a ridere*

Sei sempre stato parecchio sveglio...

*lo guarda*

Bhe, si è così... Il villaggio non può pagare

*guarda la casa*

Perciò immagino... che ci verrà portata via a breve...

Toruh:

*lo guarda e sorride*

Non ti arrendere così facilmente!

*sorride*

La casa è solo un luogo! A noi rimarrebbe tutto! Continueremmo ad esserci tu, io e Akemi!

Ed anche se non c'è più! C'è anche la mamma!

Genjo:

*lo guarda e spalanca gli occhi*

H...hai ragione... SI! la casa... è solo un luogo...

*inizia a lacrimare*

Toruh:

*sorride*

Io crescerò velocemente! Lavorerò più sodo di tutti gli altri! In questo modo... Potrai riposarti!

*sorride*

N: Passò la notte e alle prime luci dell'alba i due cavalieri erano già davanti casa

*genjo toruh e akemi escono di casa*

Genjo:

*guarda i due cavalieri e gli da le chiavi*

Tutto ciò che c'è dentro... Non ci serve... Tenetevelo...

*stringeva i pugni e tratteneva le lacrime*

Akemi:

*si nasconde dietro le sue gambe e da dietro tira le sue maniche*

F-forza...Papà!

Cavaliere1:

OH?! Ma che gentile! ce li saremmo tenuti lo stesso gli immobili! Sapete quanti soldi ci dovete?! lo sapete eeeeeh?!

Toruh:

*guarda fisso il cavaliere1 con uno sguardo freddo*

Andiamo... Padre.

*cammina avanti con solo ciò che aveva indosso*

Genjo:

S-si...

*da un ultimo sguardo alla casa e si gira*

Akemi:

*lo segue e gli era rimasto solo un peluche rappresentante un principe in tenuta blu*

Cavaliere1:

*la fissa e vede il peluche*

OH?! Cosa abbiamo li?! FERMI!

*li guarda ridendo e si avvicina*

Genjo:

*si ferma ma non si gira stringendo i pugni*

C-cosa volete... Ancora...

*la sua voce era completamente spezzata*

Toruh:

*guarda genjo e poi akemi*

(non ho mai visto nostro padre ridotto così... è il momento, di portare un po' di quel peso anche io)

*si avvicina ad akemi*

Akemi:

*stringe il peluche e lacrima*

N-no...

Cavaliere1:

Siete voi a ridurvi sull'astrico anzicché farvi dare di più dal resto del villaggio! Prendetevela con vo-

*guarda toruh avvicinarsi minaccioso*

Oh?

*tocca la spada*

(quello sguardo... Non è di chi vuole sottomettersi.)

Toruh:

*mentre camminava verso il cavaliere aveva lo sguardo freddo di un killer*

Genjo:

OI! TORUH! COSA VUOI FARE?!

*di scatto balza in avanti ma viene fermato da akemi che lo tiene dalla manica*

Akemi:

Il fratellone... Vuole aiutare...

Toruh:

*arriva davanti al cavaliere e si inginocchia slacciandosi le scarpe*

Queste, valgono molto di più, dovrebbero andare ben no?

*si alza e gliele porge rimanendo scalzo*

Cavaliere1:

*rimane shockato*

Oh...

*le prende e inizia a ridere*

Siamo apposto! ci vediamo il mese prossimo!

*cammina indietro verso il cavallo*

Cavaliere2:

*guarda con disapprovazione il suo compagno*

*poi guarda tristemente toruh ma con rispetto*

Genjo:

*guarda toruh scoinvolto*

(mio povero figlio... Tu hai sacrificato le stesse scarpe che hai desiderato per molto... Hai fatto, ciò che avrei dovuto fare io...)

*chiude gli occhi trattenendo le lacrime e lo abbraccia*

Toruh! Perché?!

Toruh:

*riesce a sorridere guardandolo*

Un giorno... Ci riprenderemo tutto padre! Te lo assicuro!