Chereads / Hahanaru shizen no Dōkutsu / Chapter 2 - Capitolo 2 - Inseguimento.

Chapter 2 - Capitolo 2 - Inseguimento.

La lettura del pensiero non era una capacità fornita dal suo potere innato, come è possibile che ne fosse in grado? C'era sicuramente un qualche tranello sotto. Mentre Shosan rimaneva immobile e gocce di sudore colavano sulle sue guance, con un balzo rapido l'individuo scese a terra.

Seppur l'impatto dei suoi sandali col terreno sembrasse brusco e veloce, quest'ultimo non provocò il minimo rumore.

Prima ancora che Shosan potesse fare un passo indietro per mantenere una distanza di sicurezza l'individuo disse:

"Piacere, mi chiamo Himitsu, posso chiedere qual è il tuo nome?";

Seppur sembrasse amichevole Shosan non poteva fidarsi di lui così facilmente, dopotutto si stava parlando dell' ingresso della caverna, ogni sotterfugio era giustificato per una tale ambizione, fece subito un passo indietro e mantenne la sua stretta guardia, alle sue azioni precauzionali Himitsu dichiarò:

"Tranquillo, non ho cattive intenzioni, tantomeno motivi di combattere in questo momento, anzi, siccome abbiamo entrambi poteri innati specializzati nella raccolta di informazioni, potremmo formare un'ottima squadra";

Shosan deglutì: "Sh-Shosan, mi chiamo Shosan, come fai a leggermi il pensiero?"

Himitsu con un leggero sorriso disse: "Vieni qui, Ripita"

Da alcuni cespugli alla destra dei due un pennuto volò velocemente sulla spalla di Himitsu.

Un pappagallo? Shosan cercò di collegare i punti quando all'improvviso con una voce stridula e fastidiosa il pappagallo gracchiò: "un pappagallo?".

Ripita aveva chiaramente ripetuto i pensieri di Shosan, quando i loro sguardi si incrociarono capì immediatamente con cosa aveva a che fare.

Il pappagallo era in grado di leggere il pensiero di un individuo nel raggio di 23 metri da lui.

I dubbi di Shosan erano spariti, tirò un sospiro di sollievo, quasi come se le sue domande senza risposta fossero l'unico problema.

Himitsu notò subito il suo cambiamento di espressione e riprese l'argomento:

"Quindi che ne pensi?";

Prima ancora che Shosan potesse aprire bocca per divulgare una risposta Himitsu con uno scatto lo prese da dietro e lo zittì, nascondendosi nei cespugli.

Shosan inizialmente non capì bene cosa stesse succedendo, ma appena intravide in lontananza quello che sembrava un inseguimento non osò muoversi.

Il fuggitivo si fermò in loro prossimità, l'inseguitore con un volto soddisfatto disse:

"Finalmente hai intenzione di combattere, che sopravviva il migliore"

Il fuggitivo non sembrava affatto messo alle strette, anzi, sembrava quasi come non avesse alcuna voglia di combattere, con una faccia annoiata rispose:

"Sigh, che seccatura"; con un rapido balzo caricò il suo avversario, un attacco frontale volto al finire il combattimento il prima possibile, l'inseguitore colse subito il punto debole di questo attacco facilmente prevedibile e preparò una parata per il pugno che gli stava per arrivare dalla destra.

All'improvviso però, con un movimento agilissimo il lato dell'attacco si scambiò a sinistra, andò a segno quello che poteva sembrare un potente pugno.

"Tutto qui?" l'avversario era tuttavia completamente incolume, che il fuggitivo stesse solo fingendo di avere un asso nella manica? Però quell'agilità era sicuramente notevole.

L'inseguitore approfittò immediatamente dell'apertura per scagliare un attacco decisivo, nel caricare il suo colpo si notò una bizzarra peculiarità, aveva intenzione di trafiggere il cuore del fuggitivo con il suo indice destro, il quale brillava di un metallo traslucido.

Il suo indice destro era di metallo?

Il colpo fu fulmineo, il torace del fuggitivo venne completamente trafitto, dritto al cuore, lo scontro era ormai terminato.

Mentre l'espressione combattiva dell'inseguitore si trasformava piano piano in uno sguardo soddisfatto, il fuggitivo fece trasparire un altro segnale di estrema seccatura: "Sigh";

era sopravvissuto?!

Pochi istanti dopo due pugni stavano volando da entrambi i lati dritti alle tempie dell'inseguitore preso alla sprovvista, il forte impatto rimbombò nella foresta, creando un onda d'urto che scosse fortemente i rami degli alberi, il povero illuso cadde a terra stordito, mentre il fuggitivo se ne andò velocemente come nulla fosse accaduto.

Quando la situazione si era ormai calmata Shosan e Hitsumi si avvicinarono al corpo dello sconfitto, era ancora vivo, ma non sembrava essere cosciente.

Sia Shosan che Hitsumi sapevano che fornirsi degli alleati, anche se probabilmente momentanei, era particolarmente utile per dei lupi solitari come loro, che non avevano alcun compagno fidato, inoltre mancavano ancora circa due giorni e mezzo all'apertura dell'ingresso della caverna, perciò aspettare che lo sconfitto si risvegliasse e cercare di guadagnare la sua fiducia non era un'idea malvagia.

Mentre i due aspettavano ne approfittarono per conoscersi meglio, Hitsumi ha avuto un passato arduo quanto quello di Shosan, per via del suo potere Hitsumi ha sempre ascoltato conversazioni e saputo cose che non avrebbe dovuto, ciò lo ha portato inevitabilmente ad essere estremamente introverso, giudicato sempre dagli altri è quindi entrato in un circolo vizioso, che lo ha infine portato ad isolarsi dalla società, in tale occasione ha avuto il piacere di incontrare Ripita, il suo fidato pappagallo.

Mentre i due stavano chiacchierando all'improvviso una fioca voce uscì dal pesante respiro dello sconfitto:

"ho perso... uccidetemi"