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Teenage Pregnancy Non

Nope! I can't be the Villainess and definitely not male lead's mother!

So, I woke up on the day I was supposed to be executed. You know, normal Tuesday stuff. My head was chilling on a wooden platform, and there was this tiny blade dangling right above my neck. Cute, right? Just waiting to slice through and end my fantastic life. Naturally, I thought, "How do I get out of this mess?" And what genius idea came to mind? Pregnancy! Yep, I faked a pregnancy. And not just any pregnancy — I told the Emperor, the very psycho who ordered my execution, that I was carrying his child. Spoiler alert: I was definitely not. But hey, it worked! I kept my head attached to my body. However, when the universe is determined to mess with you, even a fake baby bump can't save you forever. I kept up the act for a whole month before finally running away. Ah, freedom! No more psycho Emperor, no more looming execution, just me, living my best fake-pregnancy-free life, laughing like I was finally out of a bad soap opera. Or so I thought. Because of course, luck had to have the last laugh. Somehow, I ended up being the mother of the male lead. You heard that right. The male lead. In this ridiculous story, I’m not even his real mother, but here I am, stuck inside the palace with a literal murderer, aka the Emperor, who — plot twist! — killed the male lead’s actual mom and turned her into a freaking energy crystal. And now, I'm supposed to save the day. Me, the villainess who's not even supposed to be here. How? No clue. But one thing’s for sure, luck and I need to have a serious talk. Screw you, luck!
K1ERA · 4.4K Views

CRESCERE NEL CRIMINE

Ragazzi e ragazze, tutti rinchiusi nello stesso lurido posto. Vittime delle loro azioni. Vittime di ciò con cui si sono macchiati. Vittime di chi li ha cresciuti. Ma soprattutto, vittime di loro stessi. Quando sei vittima di te stesso non puoi correre da nessuna parte. Solo imparando ad affrontare la realtà, solo così, potrai dire di essere veramente libero. Ma ci si può liberare della propria mente? Non potrai mai sentirti libero se prima non impari a convivere con quel che hai fatto pagandone le conseguenze. Alcune cicatrici è difficile guarirle. Dipende dove te le porti, se nel corpo, o nella mente. I pensieri fanno male, logorano. Le azioni ne conseguono. Ma quando ti ritrovi in un posto dove quel che hai fatto ti viene messo tutto su un tavolo, non puoi non guardare in faccia la realtà. Così impari a conviverci h 24, rimanendo solo tu coi tuoi pensieri perenni. Loro verranno uniti da una sola cosa, ovvero, una cella fredda ed un pavimento polveroso dove parlare dei loro maledetti problemi. E questa, è la loro storia... Lui, per lei è come una calamita Lei, per lui è la persona sbagliata. Lui, è la tempesta. Lei, è la calma. Lui, è la persona da cui vorresti stare lontano. Lei, è la persona a cui vorresti stare affianco. Lei, è cresciuta volendo pensare al futuro. Lui, è cresciuto restando intrappolato nel passato. Lei, angelo dannato in cerca di emozione. Lui, demone disperato in cerca di pace. Lei, vittima del pericolo. Lui, vittima del crimine. ⏩©copyright,tutti i diritti riservati sequel: "VIVERE NEL PERICOLO". STORIA COMPLETATA⏪
thestories01 · 49.5K Views
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