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Disegni Tanjiro

il divorzio della duchessa

**Capitolo 1: Il Velo dell'Inganno** La luce del mattino filtrava attraverso le tende di broccato, proiettando strisce dorate sul pavimento di marmo del palazzo. La duchessa Isabella si svegliò nel suo letto ornato, il cuore pesante e la mente tumultuosa. Sapeva che quel giorno sarebbe stato come tanti altri, segnato dalla presenza opprimente del duca Vittorio. Isabella si alzò lentamente, il suo riflesso nello specchio dorato le rivelava una bellezza che il tempo non aveva ancora intaccato. Ma la corruzione che si annidava nella sua vita matrimoniale stava lasciando segni invisibili, un peso che si accumulava giorno dopo giorno. Ogni sorriso che sfoderava in pubblico era un velo di inganno, un modo per nascondere la sua crescente disperazione. Mentre si vestiva, il pensiero di chiedere il divorzio le attraversò la mente per l'ennesima volta. Ma la paura di ciò che avrebbe potuto significare la paralizzava. La sua posizione, la sua reputazione, tutto ciò che aveva costruito sarebbe andato in frantumi. Ma continuare a vivere sotto lo stesso tetto del marito, un uomo che la trattava come un oggetto, era diventato insopportabile. Dopo una rapida colazione, Isabella si preparò per il suo consueto incontro con il duca. Sapeva che avrebbe dovuto affrontare il suo sguardo gelido e i suoi commenti sarcastici. Ma oggi, sentiva una scintilla di determinazione crescere dentro di lei, un impulso a non lasciarsi sopraffare. Mentre scendeva le scale del palazzo, il rumore dei suoi passi risuonava nei corridoi vuoti, un eco della sua solitudine. La corte era già in fermento, i nobili si muovevano come ombre, ognuno intento a coltivare le proprie ambizioni. Isabella si sentiva un intrusa tra di loro, una donna imprigionata in un mondo che non le apparteneva. Entrando nella sala principale, il duca Vittorio la aspettava, seduto su un trono di legno intagliato. I suoi occhi scuri si sollevarono al suo ingresso, ma il suo volto rimase impassibile. "Ah, la mia adorata duchessa. Sei in ritardo," disse con un tono che nascondeva un velato disprezzo. "Mi scuso, mio signore," rispose Isabella, mantenendo la voce calma nonostante il tumulto dentro di lei. Ogni parola era una battaglia, e ogni giorno la costringeva a indossare una maschera sempre più pesante. La discussione si svolse come sempre, un gioco di parole e manovre. Ma oggi, Isabella sentiva che il suo spirito era in subbuglio, pronto a ribellarsi. Mentre il duca si vantava delle sue conquiste politiche, la duchessa si ritrovò a sognare un mondo diverso, un mondo in cui potesse essere libera. Quella notte, nel silenzio della sua camera, Isabella decise che non avrebbe più vissuto sotto il giogo del duca. La sua determinazione si accese come una fiamma, e da quel momento, avrebbe cominciato a tessere una rete di alleanze, a cercare coloro che, come lei, desideravano liberarsi dalle catene della tirannia. Il divorzio non sarebbe stato solo una questione personale, ma un atto di ribellione contro il regime che l'aveva intrappolata. La duchessa era pronta a lottare, a riscrivere il proprio destino e a diventare la leader che il suo popolo meritava.
DaoistcgQX7C · 7.9K Views

A Heart's Enchantment

[A fan-fiction of Shinogiyuu (Giyuu Tomioka, Shinobu Kocho) from Demon Slayer] Maybe it's all just a dream, a nightmare. A nightmare that Giyuu wasn't supposed to have. Especially when the dream he had wasn't really just a dream and a fake scenario. But a memory. Taisho Era, he was a demon slayer. He was the water hashira. But when he died after only a few years of experiencing a world without demons, just because he claimed his mark, Giyuu reincarnated into a weird world with his memories. And unusually, as he grew up, he realised that the appearance he had in Taisho Era was also his appearance in the modern era. Now, he's twenty-four, a CEO in a company he worked hard for in years. He met some of his friends when he was in Taisho Era. He met Tengen, Kyojuro, and Sanemi. But Kyojuro doesn't really remember who he was in his past life. Almost all of them has the same appearance that they had in their past lives. Giyuu noticed that only those slayers who survived and experienced a life without demons were the only ones who remembered what happened in their past life. Sanemi told him that Genya doesn't remember a single thing about what happened in Taisho Era. After a while, they met Zenitsu, Tanjiro, Inosuke, Nezuko and Kanao. They basically remember everything but those who didn't survive and died before even getting to experience the peaceful life, doesn't remember a single shit. Hell, they even met Murata and he remembered EVERYTHING. Giyuu then met Shinobu. The first woman who actually made him feel things and Giyuu swore to himself that he's never going to let him out of his sight again. Her death, that night, it made filled him with rage and sadness for not being there for her but in the end, he just accepted the fact that it wasn't his fault and Shinobu actually decided to commit suicide just to kill Douma. Giyuu just hopes that he wouldn't lose her again, no, he can't. He can't lose her, not again. He'd literally jump of a bridge.
Leasha · 3.2K Views
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