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Maschera Cetrioli

Breaking-Bad

Synopsis He is a nightmare born from daydream. She is madness in a pretty package. “The more I ignore you, the more you adore me? I don’t love you.” Gabriella stared at the man before her and she could help but admit that he was every woman’s wet dream. “ I have enough love for us to share.” A smirk appeared on Alessandro’s face as he slowly leaned closer to her until there was a few inches between their lips. Seeing him so close to her, she struggled to cover her dismay about his boldness. Gabriella swallowed hard. “Stay away from me.” He could see the pulse beating in her throat, he could see the tiny fleck of fear and nervousness. Without thinking, he covered her mouth with his and for an instant, she yielded to his hunger, she responded as if all the past disagreement they had meant nothing. He had expected resistance, anticipated ice. Instead he got fire, and it scorched through his blood, his only thought was tangling in the sheets with her.. Gabriella jerked her mouth away and slapped him hard. “Don’t ever touch me again.” Silvers of ice rose in her gaze as she shot him a glare that should have sliced him to the bone before walking away- then broke into a run as adrenaline filled her vein. She had just slapped Alessandro Romano, the most powerful man in the country. Alessandro watched her go, feeling ragged and edgy with desire. “You won’t get away from me, Wildcat.” * He was the boss of the underworld. At the sight of his mask and gun, everyone trembled. No one wanted to be his enemy. The man had developed two hundred and sixty torturing methods and he could do all of this without batting an eye, he doesn’t give empty threats. He was a monster. A monster that should never be angered or he would become your worst nightmare. When she was born, the devil exclaimed 'Oh shit! Competition.’ She could be sweet as sugar, cold as ice but if you hurt her, she would show you things worse than death. Some days she could be as meek as a dove, other days, she’s a bitch that you should not cross or the even the devil will weep on your behalf. He was Alessandro Romano, a powerful man to the public and Maschera, a masked mafia king in the underworld. He was used to taking what he wanted. Born to lead a powerful mafia family, he was not in the habit of asking for permission—or forgiveness. Willing to cross any boundary when it came to possessing what he considered to be his, Alessandro knew Gabriella was meant for him from the moment he laid eyes on her. She is Gabriella D’ Angelo, a not so simple girl. Alessandro finds himself instantly attracted to Gabriella as she matched his fire and is the only one fit to be his queen. She is out to get revenge for something relating to her past, irrespective of the cost and isn’t ready for any committed relationship. Their paths crossed and Alessandro is not willing to give up while Gabriella is defiant. Sparks fly and causes a collision followed by an explosion and what started off as a contract relationship would create a love that could stand the test of time. Would Gabriella’s revenge plan jeopardize the blooming love that they share? Would she be able to adapt to the dark side of her lover and rule alongside him?
Isa_Lolana · 563 Views

il divorzio della duchessa

**Capitolo 1: Il Velo dell'Inganno** La luce del mattino filtrava attraverso le tende di broccato, proiettando strisce dorate sul pavimento di marmo del palazzo. La duchessa Isabella si svegliò nel suo letto ornato, il cuore pesante e la mente tumultuosa. Sapeva che quel giorno sarebbe stato come tanti altri, segnato dalla presenza opprimente del duca Vittorio. Isabella si alzò lentamente, il suo riflesso nello specchio dorato le rivelava una bellezza che il tempo non aveva ancora intaccato. Ma la corruzione che si annidava nella sua vita matrimoniale stava lasciando segni invisibili, un peso che si accumulava giorno dopo giorno. Ogni sorriso che sfoderava in pubblico era un velo di inganno, un modo per nascondere la sua crescente disperazione. Mentre si vestiva, il pensiero di chiedere il divorzio le attraversò la mente per l'ennesima volta. Ma la paura di ciò che avrebbe potuto significare la paralizzava. La sua posizione, la sua reputazione, tutto ciò che aveva costruito sarebbe andato in frantumi. Ma continuare a vivere sotto lo stesso tetto del marito, un uomo che la trattava come un oggetto, era diventato insopportabile. Dopo una rapida colazione, Isabella si preparò per il suo consueto incontro con il duca. Sapeva che avrebbe dovuto affrontare il suo sguardo gelido e i suoi commenti sarcastici. Ma oggi, sentiva una scintilla di determinazione crescere dentro di lei, un impulso a non lasciarsi sopraffare. Mentre scendeva le scale del palazzo, il rumore dei suoi passi risuonava nei corridoi vuoti, un eco della sua solitudine. La corte era già in fermento, i nobili si muovevano come ombre, ognuno intento a coltivare le proprie ambizioni. Isabella si sentiva un intrusa tra di loro, una donna imprigionata in un mondo che non le apparteneva. Entrando nella sala principale, il duca Vittorio la aspettava, seduto su un trono di legno intagliato. I suoi occhi scuri si sollevarono al suo ingresso, ma il suo volto rimase impassibile. "Ah, la mia adorata duchessa. Sei in ritardo," disse con un tono che nascondeva un velato disprezzo. "Mi scuso, mio signore," rispose Isabella, mantenendo la voce calma nonostante il tumulto dentro di lei. Ogni parola era una battaglia, e ogni giorno la costringeva a indossare una maschera sempre più pesante. La discussione si svolse come sempre, un gioco di parole e manovre. Ma oggi, Isabella sentiva che il suo spirito era in subbuglio, pronto a ribellarsi. Mentre il duca si vantava delle sue conquiste politiche, la duchessa si ritrovò a sognare un mondo diverso, un mondo in cui potesse essere libera. Quella notte, nel silenzio della sua camera, Isabella decise che non avrebbe più vissuto sotto il giogo del duca. La sua determinazione si accese come una fiamma, e da quel momento, avrebbe cominciato a tessere una rete di alleanze, a cercare coloro che, come lei, desideravano liberarsi dalle catene della tirannia. Il divorzio non sarebbe stato solo una questione personale, ma un atto di ribellione contro il regime che l'aveva intrappolata. La duchessa era pronta a lottare, a riscrivere il proprio destino e a diventare la leader che il suo popolo meritava.
DaoistcgQX7C · 7.9K Views
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