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Chapter 3 - capitolo 3

: L'inizio di un incubo

Monica si ritrova davanti a uno specchio, con le sue mani agitate che stringono le forbici da parrucchiere. Il suo salone di bellezza, situato nel cuore di Torino, è affollato di clienti che chiacchierano e ridono. Ma la sua mente è altrove.

Ha appena ricevuto una chiamata dal detective inglese, suo marito John. Durante una gita scolastica, la loro figlia Anna è sparita nel nulla. Il panico monta nel cuore di Monica mentre cerca di mantenere la calma di fronte ai clieLe sue mani tremano mentre taglia i capelli di una cliente, cercando di concentrarsi sul lavoro ma la sua mente è piena di domande e preoccupazioni. Come è possibile che Anna sia scomparsa così improvvisamente? Che cosa potrebbe essere successo alla loro dolce bambina? Monica cerca di nascondere la disperazione che la sta divorando, ma è difficile. La sua mente torna indietro al momento in cui ha ricevuto quella terribile telefonata.

Era stata una giornata come tante altre. Monica era nel suo salone di bellezza, impegnata nella routine delle sue clienti. Quel giorno aveva deciso di prendersi una pausa e andare a fare una breve passeggiata nel tranquillo parco vicino alla scuola di Anna. Voleva staccare un po' la testa, godersi l'aria fresca e lasciarsi ispirare dalla natura. Ma quando era tornata alla scuola per prendere Anna, il cancello era chiuso e il panico aveva iniziato ad avvolgerla.

Ha immediatamente contattato la polizia e ha cominciato una frenetica ricerca per cercare tracce di Anna. Ma finora non c'era stata nessuna notizia. Il detective John è stato incaricato del caso e ha promesso di fare tutto il possibile per ritrovare la loro figlia. Ma nel frattempo Monica è lasciata con quell'angoscia opprimente che non riesce a scuotere.

Mentre Monica continua il suo lavoro, cercando di mantenere la lucidità di fronte ai clienti, la sua mente è piena di immagini di Anna. La sua dolce faccia, i suoi occhi vivaci e il suo sorriso contagioso. Ogni volta che Monica guarda lo specchio, si vede riflessa come un'ombra di ciò che era prima. La sua vita è stata sconvolta da questo terribile evento e si chiede se riuscirà a ritrovare mai la normalità.

Pian piano il salone si svuota e Monica si ritrova da sola, ancora con le forbici in mano. Sente la stanchezza avvolgerla e si appoggia alla sua sedia, lasciandosi andare alle lacrime. È un pianto silenzioso, senza parole, ma che racconta di una madre disperata. Monica non sa cosa le riserverà il futuro, ma sa che non si arrenderà mai nella sua ricerca per ritrovare Anna. Non importa quanto tempo ci vorrà o quante difficoltà dovrà affrontare, la sua determinazione non verrà mai meno.

Mentre ripone le forbici nel loro posto, Monica si dice che questa è solo l'inizio di un lungo incubo. Un incubo che dovrà affrontare, lottare e superare fino al ritrovamento di Anna. E con questa nuova forza interiore, si rimette in piedi, pronta ad affrontare tutto ciò che verrà. La sua missione è chiara: ritrovare la sua bambina e gettare luce su ciò che è successo. Ma per ora, deve continuare a vivere con l'incubo che la perseguita ogni minuto di ogni giorno.nti.