L'autolesionismo non suicidario (NSSI) è un fenomeno che negli ultimi anni interessa sempre più gli adolescenti e i giovani. Si caratterizza per la volontà di procurarsi danni fisici in grado di produrre sanguinamento, lividi o dolore.
Questi comportamenti non sono necessariamente legati a tentativi di suicidio o desiderio di togliersi la vita, tuttavia i comportamenti autolesionistici costituiscono uno dei fattori di rischio per il suicidio/tentativo di suicidio in adolescenza.
Inoltre gli adolescenti con comportamenti autolesionistici, soprattutto se ricorrenti, mostrano con maggior frequenza altri comportamenti "a rischio" (comportamenti sessuali promiscui, abuso di alcool e droghe, abuso di farmaci).
L'autolesionismo non suicidario presenta un'incidenza di circa il 19% degli adolescenti di tutto il mondo, colpendo dall'1,5% al 6,7% dei bambini e adolescenti senza disturbi psichiatrici mentre gli adolescenti con disturbi psichiatrici manifestano più frequentemente episodi singoli (60%) o ripetuti (50%) di autolesionismo non