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Chapter 7 - Capitolo 7 I Cinque Regni

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Eros esclamò con un certo sarcasmo non appena Thomas entrò nella stanza.

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Viktor disse molto stizzito, l'aria che si respira tra i due, infatti, è tutt'altro che tranquilla.

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Le parole di Thomas fecero sentire la ragazza in imbarazzo per la troppa attenzione, ma nonostante questo, prese coraggio e rispose.

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Poi, cambiando discorso, Thomas prese e fece vedere una carta geografica, che, con tutta probabilità, rappresenta quel mondo, essa raffigurava la visuale dall'alto di quest'ultimo, aveva la forma di un cerchio diviso in cinque parti dalla grande e oscura foresta in cui si erano appena avventurati per aiutare le due fate a recuperare la loro amica Shaila.

Su ogni parte del mondo, Anna vide che c'era un nome scritto, essi erano:

"Fairy", "Spider", "Werewolf", "Vampire", e per finire "???".

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Dopo queste parole di Thomas, la ragazza ricordò le, allora, strane parole sentite nella foresta.

(Quindi alla fine il regno Spider è davvero un luogo pieno di ragni...)

Anna si sentì quasi male al solo pensiero.

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Eros fu, senza ombra di dubbio, quello più entusiasta di questa notizia.

(Inviati? Segnalazioni? È davvero necessario per tornare nel mondo normale?)

Nonostante le domande che le frullarono in testa, Anna decise di stare in silenzio per il momento.

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Invece, dal regno Vampire, ci è stato riferito che di recente c'è stato un colpo di stato, ma la cosa preoccupante è che una sola persona è stata in grado di fare questo, se davvero esiste un essere così forte, dobbiamo fare attenzione.>>

La ragazza aveva sempre più dubbi da dire, ma aveva paura che le sue domande fossero stupide, perciò ella le disse solo una volta che Thomas finì di parlare.

Qualche minuto dopo, infatti, erano tutti andati nelle loro camere tranne Sebastian e lo stesso Thomas, Anna, allora, decise di andargli a parlare.

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L'ex militare chiese.

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Perché dovrebbero attaccarci? E perché inviare qualcuno ad indagare su questi?>>

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Seguimi.>>

I due lasciarono il povero Sebastian lì da solo mentre camminarono in uno dei corridoi della struttura fino ad arrivare ad una porta di legno.

Il che era molto strano considerando che le altre porte erano tutte in ferro, ma non si fece comunque alcuna domanda.

Una volta aperta Anna vide ciò che sembrò a prima vista un ufficio normale, anche meno tecnologico e moderno di tutto il resto del quartier generale, infatti, questo presentava delle pareti bianche con mobili in legno, sembrava appena uscito dal 1900.

Thomas senza dire una parola si avviò verso libreria a sinistra.

(Oddio! Sarà uno di quei meccanismi che aprono passaggi segreti dopo aver preso il libro giusto.)

La ragazza ne fu convinta al cento per cento, invece, però, l'uomo prese l'intera libreria e la spostò sul muro opposto lasciando Anna sbalordita dalla facilità con cui egli lo fece.

Dove una volta ci fu la libreria, adesso c'era un grosso buco, che niente era se non l'entrata di una caverna, da cui fuoriusciva una luce insolita.

Essa, infatti, sembrò molto debole, ma affacciandosi, Anna scoprì che, in realtà, la caverna era così profonda che non si poté vedere la fine.

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Disse Thomas dando alla ragazza un paio di occhiali protettivi.

Una volta che entrambi li misero ai propri occhi, entrarono nella caverna.

Dopo dieci minuti di camminata ininterrotta, ancora non si poté intravedere la fine, ma più camminarono e più la luce si fece intensa.

Dopo altri trenta minuti, arrivarono alla fine, e Anna scoprì finalmente la fonte della luce.

Una pietra nera come la pece era incastonata al muro circondata da macchinari di ogni tipo, la sua luminosità era probabilmente paragonabile a quella di un piccolo sole.

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Allora, Anna e Thomas lasciarono la caverna e l'ufficio alle loro spalle, e poi, l'uomo porto la ragazza in quella che sarebbe stata la sua stanza d'ora in poi, una classica stanza con scrivania, letto, e una lampada da notte.

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Ella chiuse la porta e si stese sul letto cercando di dormire.

Qualche ora più tardi, però, sentì dei rumori provenire da un'altra stanza.

(Uffa! Non riesco a dormire.)

Perciò, Anna si alzò dal letto e andò a controllare da dove provenì quel rumore.

Seguendo il suo udito, arrivò fino alla stanza di Sebastian.

CONTINUA