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Giorni

🇮🇹Rox_Yt
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Synopsis
I giorni di pace, di guerra, di felicità, di tristezza, bui, radiosi, grigi, colorati, dipende dalla visione di un unico individuo e dal volere di DIO...riuscirà il nostro protagonista, Rox, a superare i problemi e ad essere oltre al paradiso e a DIO stesso? non perdetevi i capitoli che usciranno ogni settimana! buona lettura! Rocco Demoro
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Chapter 1 - Quel giorno…in cui tutto cambiò

Un giorno tutto cambiò radicalmente ma nessuno fu in grado di accorgersene, fui io e un gruppo di persone a me ignote che si trovavano in quel luogo che sembrava essere senza tempo.

Ma ora torniamo un po' indietro! Mi chiamo Rocco, Rocco Demoro, per gli amici solo Rox.

Mi ritengo abbastanza maturo per la mia età anche se non sempre riesco ad accettare la realtà…Tuttavia questa è un'altra storia a cui forse arriveremo dopo, chi lo sa? Ma sorvoliamo ho principalmente 2 amici che posso definire tali.

Non esco molto di casa ma non penso di essere asociale, semplicemente non mi piace stare in mezzo alla gente, cosa c'è di male? Perché devo essere discriminato per questo? Solo perché non interagisco volentieri con gli altri?

NB: la definizione di asociale è Insensibile alle esigenze e agli obblighi sociali

- "oh…ho perso il bus!"

Esclamai essendo che era l'ultimo, non mi demoralizzo e iniziai a camminare verso casa, nel cammino vidi una fumetteria che ero solito frequentare fino a poco tempo prima, purtroppo con me non avevo molto ma decisi comunque di entrare.

- "ciao Rox!"

Disse una voce quasi stridula, era il proprietario, mi aveva riconosciuto anche dopo così tanto tempo, non mi aveva reso felice, ma non ero più dello stesso umore di poco prima. risposi a mia volta salutandolo, subito mi chiamò per dirmi delle nuove uscite che potevano interessarmi, tra cui erano presenti grandi titoli del momento come "Tokyo Revengers" o "Dragon Ball".

Sapete in realtà io non amo così tanto questi manga[1] tuttavia quando me li consiglia lui trovo sempre qualcosa di interessante, ma questa volta non potevo.

-"Mi dispiace, sono passato solo per un saluto"

Dissi con una faccia davvero dispiaciuta.

Lui capì subito la situazione e disse:

-"Non voglio che li paghi, considerali un regalo per la nostra amicizia".

Ero a metà fra lo scoppiare a piangere e il saltare per abbracciarlo quando all'improvviso mi squillò il telefono, ricordate che avevo detto di aver perso il bus? Ecco non potevo crederci a quanto pare mio padre era qua ad Aosta e mi poteva venire a prendere.

le cose stavano andando benissimo! Luca mi aveva regalato dei manga e mio padre mi stava anche venendo a prendere, mi sentivo una principessa.

Poche ore più tardi, a casa di Rox

- "Davvero?!"

Disse mia sorella dopo averle detto ciò che mi era successo oggi, ovviamente ho tralasciato la parte dei manga gratuiti, sarebbe andata su tutte le furie e me li avrebbe bruciati per la gelosia se glielo avessi detto, ne sono certo.

manga[1]: fumetto giapponese.

-"ormai questi mezzi pubblici non sono neanche in grado di rispettare degli orari!"

Ormai era diventata una dichiarazione di guerra ai mezzi pubblici che lo stato forniva, ve la riuscite a immaginare? una ragazza mingherlina di 13 anni, appassionata di manga e anime che fa una di quelle mosse che solo i protagonisti degli shonen possono fare, sarebbe un disastro per i poveri autisti.

Continuammo a parlare del più e del meno fino alle otto di sera all'incirca, quando nostra madre venne a chiamarci per la cena. Scendemmo per le scale e ci avvicinammo al tavolo quando mio padre, un uomo alto, moro, con gli occhiali e sempre serio ci disse:

-"Io e vostra madre abbiamo qualcosa da dirvi, sedetevi…"

Io che appena prima ero arrivato tardi a casa pensavo che volesse convincermi ad essere autonomo e comprarmi un motorino, ma poiché ha solo 16 anni non volevo ancora spendere soldi inutilmente, inaspettatamente cambio espressione come faceva solo nei compleanni dei famigliari e comunicò:

-"io e vostra madre stiamo partendo! Stiamo per andare a visitare le terre congelate dell'Antartide! Perciò non avrete nessuno a casa" e tornando serio aggiunse:

-"se la casa sarà diversa da com'è ora sarete entrambi in punizione a vita, ovviamente"

Beh, che dire, ero piuttosto confuso, ma vedendo l'espressione di gioia nel volto di mia sorella, diedi solo un cenno di aver capito e mi voltai.

-"oh Rocco caro, non mangi neanche oggi?" Disse mia madre con una voce preoccupata.

-"non ho fame, vado in camera mia a leggere un po' di manga" risposi immediatamente e con fare infastidito, in realtà non mi aveva infastidito la preoccupazione di mia madre, ma l'indifferenza di mio padre, infatti è sempre stato così…

10 anni prima, prima casa, ultimo giorno

-"?! Cosa vuol dire, irrispettoso?! È questo ciò che ti ho tramandato?! Sei una delusione, nient'altro che spazzatura da buttare!" Sì, questo è ciò che mi disse mio padre quando chiamarono i miei genitori per la prima volta alle elementari.

-"caro era solo una comunicazione formale, non devi arrabbiarti così tanto!" Esclamò mia madre in mia difesa, ma inutilmente.

-"papà, veramente io ho solo-" Non feci in tempo a finire le mie scuse che mi arrivò un, come lo chiamiamo noi, "cinquelire".

NB: "cinquelire" vuol dire uno schiaffo molto forte

Adesso io ero veramente arrabbiato, ma non potei fare nulla, mia sorella fortunatamente non assisté a questa scena poiché era ancora a scuola. Le vicende con mio padre non si fermarono alla semplice strigliata, o lavata di capo, o come voi vogliate chiamarlo, portò al traboccare di una patologia chiamata ADHD, che mi porto dietro tutt'ora, capite? Mi riuscite a comprendere? Non è che non voglia, ma per questione di privacy preferirei non scendere più di quanto non abbia già fatto coi dettagli, vi dico solo che il rapporto con mio padre è ridotto a pressoché nulla.

NB: ADHD sta per Attention Deficit Hyperactivity Disorder, ed è una patologia che porta appunto alla disattenzione di un soggetto, lo stesso scrittore ne è afflitto.

Giorni nostri, casa di Rox, dopo la cena

-"ed dai rox! Usciamo sto weekend!" Così disse Emi, la mia ragazza, ovviamente risposi di si, insomma una donna deve essere sempre accontentata no?

Quindi decisi di proporre un pranzo al mio sushi di fiducia, Origami, e lei accettò.

Ovviamente neanche a specificarlo invitai mia sorella Carly, nonché mia Kohai a scuola, Francy, mio migliore amico di una vita e Giuly, mio amore segreto di cui nessuno eccetto Francy era a conoscenza.

Ah non l'ho citata ma ovviamente anche Emi c'era.

Avevo organizzato tutto come al solito, ovvero modestamente in modo a dir poco perfetto, un pranzo al sushi, dove ovviamente avrei pagato io per Emi e Carly, come al solito. Dopo aver mangiato saremmo andati in centro a fare una passeggiata passando anche da Luca per prendere le nuove uscite, questa volta non mi dimenticherò il portafogli! Poi andremo a casa mia tutti insieme, a giocare a "Beat Saber" o "FNAF", che sono giochi molto di moda in questi tempi, ora siamo arrivati alla parte importante!

Dopo aver svolto tutte queste attività, tutti sarebbero stati in soggiorno a giocare, mentre io ed Emi saremmo saliti in camera, e una volta spente le luci, tolti i vestiti, e…e… Dai sapete no? Quando 2 ragazzi adolescenti si vogliono tanto bene e sono tutti soli in una stanza, beh avete capito non mi dilungherò oltre, insomma sarebbe stata una giornata bellissima, con un finale ancor più bello, io e mia sorella saremmo andati con la nostra famiglia a mangiare il sushi, anche di sera!

O almeno così pensavo…Fino a quel giorno…Quel dannato giorno.

QuEl GiOrNo In CuI TuTtO cAmBiÒ…