Chereads / LA VERITÀ VERRÀ A GALLA / Chapter 2 - capitolo 2

Chapter 2 - capitolo 2

un'ora dopo... È passata un'ora e io sono ancora ferma e immobile. Dopo aver stretto la mano all'uomo sconosciuto non ci sono riuscita più e lui dopo 10 minuti se ne andato, forse è rimasto per tanto tempo qui ed è andato a casa per farsi una doccia. Bam... mhhh oddio ora chi era forse era lo sconosciuto ma neanche il tempo di pensare che di nuovo una mano ha riafferrato la mia, provo ad aprire gli occhi e con mia grande felicità riesco ad aprirli , ma li richiudo subito perché una c'è una luce forte proprio sulla mia faccia ed è quasi accecante, sbatto più volte le palpebre e finalmente apro gli occhi. Mi sento un po' indolenzita e mi gira la testa, mi guardo un po' intorno ed effettivamente mi trovo il una stanza di ospedale mi sarà successo qualcosa di brutto se mi ritrovo in questo stato ma cosa,io non ricordo provo,ad alzare le,braccia ma una non riesco se solo girandomi noto una testa sul mio braccio forse è lui che aveva quella voce calda e familiare scuoto un po' il braccio e lui di scatto solleva la testa e mi fissa per qualche secondo ma subito dopo quasi non si buttava addosso e mi tempesta la faccia di baci.. all'inizio è piacevole anche confortevole ma poi mi rendo conto che non lo conosco provo a staccarlo da me lui si stacca la confuso non riuscendo a capire questa mia reazione allora con voce debole gli dico "mhhh potresti dirmi chi sei " lui sbarra gli occhi e in quel momento una lacrima percorse la sua guancia "aspetta vado a chiamare un dottore " non feci in tempo a ribadire che corre via dalla stanza lasciando la porta aperta e lasciando le con tante domande che mi frullavano per la testa. Dopo 10 minuti tornò con un dottore :"ciao buon risveglio":.. :"salve": ... :" allora , ora ti farò dei controlli e poi ti farò delle domande solo,se te la senti"..: " d'accordo ". Dopo avermi fatto tutti i controlli mi fece delle domande: "allora come ti chiami ?" ...ma che razza di domanda era...pensavo nella mia testa.: " mi chiamo...mhhh" sapete quando state ad un'interrogazione e non avete studiato il giorno prima perché non vi andava oppure siete rimaste tanto tempo in chiamata con la vostra amica o qualsiasi scusa possibile..ecco. Io mi sentito proprio così non sapevo la risposta o almeno non me lo ricordavo.: " allora?" disse il dottore : " non me lo ricordo" il, dottore annuisce dall'altro canto l'uomo dalla voce calda mi fissava preoccupato. : " ti ricordi dove abiti ? E ti è successo? Hai almeno qualche ricordo?"... : " io abito....mhhh neanche questo ricordo e neanche cosa mi è successo però, ho immagini sfuocate di qualcosa"..: " cosa?" : " stavo sul fondo di un lago penso e non riuscivo a risalire e mi sentivo soffocare e morire poi basta questo.. ma perché mi fa queste domande cosa mi è successo?" : " lei esattamente il 4 luglio ha avuto un brutto incidente con la macchina, ed ha sbandato ed è andata a contro un albero e poi la macchina è finita nel lago e questo l'ha portata a perdere la memoria" ...oddio ed ora.... rimasi paralizzata forse era una perdita di memoria temporanea magari anche tra un mese avrei ricordato tutto..speravo...: " ora vi lascio così potrete parlare un po' lei però per altri 5 giorni deve rimanere qui è ancora instabile non si preoccupi si riprenderà ..solo ora però devo proprio scambiare due parole con il signor Smith" : " ok" risposi allora di cognome faceva Smith. Non uscirono dalla stanza si allontanarono di poco e parlarono a bassa voce, ora potevo notarlo meglio non era un brutto uomo era molto alto penso almeno 1,90 m ha un bel fisico e si possono notare le braccia muscolose perché aveva una maglietta blu a maniche corte e poi un jeans normale, ogni tanto mi lanciava un'occhiata e mi sorrideva aveva un anche un bel viso e una dentatura apparentemente perfetta e denti bianchi, sostanzialmente era veramente un bell'uomo. Una volta finito di parlare con il dottore venne verso sul lettino su cui ero sdraiata e mi riprese di nuovo la mano, la volevo togliere però in quel momento era confortevole. Mi sorrise e prese parola: " io mi chiamo Josh Smith e sono tuo marito tu invece ti chiami Meredith Johnson, viviamo in una casa vicino al lago..mhh se hai altre delle domande da farmi, sono qui per risponderti" io annui, ero molto sorpresa ero,sposata e la delle domande subito si fecero largo nella mia mente: " quanti anni ho ? Ehm.... abbiamo dei bambini?: " hai 27 anni mentre io 29" annui nuovamente , avevo così tante domande per la testa ma ero stanca e volevo solo piangere per sfogarmi ma comunque volevo delle risposte....