Come detto nelle mia presentazione stava filando tutto liscio come l'olio fino a quel dannato sabato di primavera. Erano circa le 23:00 ora di chiusura della pizzeria dove lavoro part-time. A quell'ora io e i miei colleghi ci ritrovavamo dietro il locale dove vi era il magazzino e un grande spazio per far passare le vetture dei trasporti merci. Stavo parlando con il mio collega Maik quando ad un tratto si udì una risata capace di far gelare il sangue. Io sapevo benissimo a chi appartenesse quella voce ma non volevo credere alle mie orecchie. E poi balzò davanti a me con tutta la sua figura, i miei occhi non mentivano era proprio lui.
"ciao Valentina ti sono mancato?" disse lui inclinando la testa
"ehi Valentina questo è un tuo amico in cosplay?" mi domandò il mio capo
in effetti i terrestri non sono abituati a questo genere di abbigliamento. Esso infatti indossava un' armatura nera con una serpe disegnata sul davanti. In mano aveva una lunga spada, anch'essa tutta nera, peccato che non era una spada da cosplay, quella era una vera spada che aveva tolto la vita a molti.
"serpe ingrata che ci fai qui!?" urlai
"oh è così che si saluta un amico di vecchia data!"
"tu Serten non sei un mio amico!"
"ehy Valentina questo tizio ti sta infastidendo?" disse maik mettendosi davanti a me
"Spostati Maik è pericoloso"
"eh ma che dici?"
"sai dovresti ascoltare i consigli della tua amica non credi!" disse Serten avvicinandosi con uno scatto veloce verso la gola del mio collega
"attento!" gridai e con una mossa veloce riuscì a prendere di peso maik e gettarlo a terra, ma questo mi costò un taglio sul mio braccio destro
"oh non volevo di certo iniziare così Valentina...sei cambiata stando qui, ma guardati ti sei ferita il braccio destro solo per proteggere un misero umano" disse Serten per poi ridere
"Valentina stai sanguinando dobbiamo chiamare la polizia e l'ambulanza quella spada è vera!"
guardai prima i miei colleghi increduli e poi guardai Maik.
"scusate ragazzi è colpa mia, capo io non posso far altro che licenziarmi ma prima mi faccia svolgere un'ultima mansione"
mi alzai in piedi, ormai per proteggere queste persone sono costretta a rilevare la mia identità. Presi un respiro profondo, una luce intorno a me iniziò ad espandersi; i miei capelli divennero color ora e si racchiusero in una coda legati da un grande fiocco viola; i miei occhi cambiarono colore fino a diventare color cielo; i miei vestiti furono rimpiazzati da un'armatura nera e rosa e sulla mia mano apparse una spada con il manico color oro. Ecco chi sono realmente, io sono una ragazza con l'armatura.